Tra Siena e il quarto titolo restano Cantù Milano e Caserta

Basket e verità: sono rimaste in quattro sull’isola dei sospiri spiata in notturna dal piccolo fratello dalle dirette televisive satellitari ogni giorno a partire da questa sera alle 20.30 (diretta su Sky). Ma come, direte voi, le quattro semifinaliste, Siena (1ª) e Cantù (4ª) che iniziano oggi la sfida al meglio delle 5 partite, Caserta (2ª) e Milano (3ª) in battaglia da domani, erano già considerate le migliori dopo 30 giornate di campionato, perché perdere altro tempo. Perché la verità deve essere verità a tutti gli effetti anche se sappiamo bene che Siena è favorita per vincersi il quarto scudetto consecutivo, che Cantù è la grande rivelazione anche se potrebbe essere eliminata in tre partite da chi non farà prigionieri come è abituata la squadra di Simone Pianigiani, che Caserta ha ridato fuoco alla stagione armandosi dietro una bella squadra e ad un grande ex Nba vero come Jumaine Jones, che Milano può sperare nella seconda finale consecutiva perché fra tante sfortune nate da scelte sbagliate ha trovato la via più facile per salvare una stagione modesta. Si gioca al meglio delle 5 partite, le prime due in casa di Siena e Caserta che poi avrebbero l’eventuale bella del quinto incontro ancora nella loro casa.
Playoff come una lavagna dove tutto il passato si cancella e restano in piedi i sogni di chi è bravo a sognare. Andrea Trinchieri, allenatore dell’anno senza nessun dubbio, trattato malissimo dalla Milano corbelliana che non dava fiducia a chi valeva davvero proprio come succede oggi, sogna una finale impossibile contro l’Armani. Piero Bucchi, con la sola protezione del suo indecifrabile presidente, vuole l’Europa snobbata con stile da volpe e l’uva e le scuse (ma non è il caso) se davvero arriverà alla sfida decisiva per il titolo ancora contro Siena che, come succede alle squadre e alle società veramente forti, tace aspettando nella sua tana chi vuole sfidarla.
Caserta è sicura di potercela fare contro quello che resta delle scarpette rosse e da Hollywood il suo vecchio e grande campione, l’Oscar Bezzerra Schmidt che segnava canestri anche dallo spogliatoio, non aspetta che l’invito per essere alla finalissima sul campo della sua gloria intitolato al cavalier Maggiò fra le noci di Castel Morrone.
Siena aspetta di pesare e misurare Cantù, ma già sta pensando al domani costruendo una squadra che vada bene al cittì della Nazionale che intanto ha già attivato per la qualificazione europeo gli eliminati di oggi partendo da Cavaliero e il naturalizzato Maestranzi a cui affiderebbe la regia di Azzurra dove soltanto Bargnani e Belinelli, ma, purtroppo, non Gallinari l'unico che avrebbe spostato tutto davvero, saranno nel gruppo.


Fra Caserta e Milano è probabile che si vada alla quinta partita perché il due a zero del campionato ora può essere ribaltato da un’Armani che, secondo il suo allenatore, ma forse è soltanto lui e crederci, ha carattere da vendere.

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