Siena schiacciasassi non fa sconti a Milano

Anche la seconda finale di basket ha una sola padrona: il Montepaschi Siena domina sull'Armani Jeans Milano 81-59. I campioni d'Italia faticano solo nel primo quarto, poi prendono il largo. Giovedi e sabato si gioca al Forum di Assago

Siena schiacciasassi 
non fa sconti a Milano

Siena - Nel bicchiere mezzo pieno di Piero Bucchi,allenatore di un’Armani di pre­cari, lui continua a vederlo così anche dopo due sconfitte senza appello, an­che se Siena non è mai stata veramente se stessa con Lavrinovic da 0 punti per 3 tempi, la cicuta dei 6 punticini segnati nel secondo quarto quello dove il Mon­tepaschi si era già seduto al cenino del quarto scudetto avendo in mente cosa farà domani e in questo futuro c’è anche l'Aradori premiato come miglior giova­ne del campionato davanti a quello che sarà il suo pubblico.

Anche gara due ha una sola padrona (81-59) e per molti, come Niccolò Mo­­retti, barbaresco dell'Aquila, cavaliere che saltava ostacoli in piazza di Siena, è già venuto il tempo di anticipare le feste del basket perché ormai incombe il pa­lio della Madonna di Provenzano del 2 luglio dove il Pianigiani della Lupa non correrà al Campo e potrà dedicarsi tutti alla problematica nazionale che gli han­no affidato. Ai quattro cantoni dove di solito nelle prove volano schiaffi, il barbaresco cer­cava di consolare tifosi Armani arrivati da Lesmo, quelli che domani in gara tre saranno al Forum che è già tutto esauri­to, ultima speranza per capire cosa c’è davvero dentro il bicchiere dell’allena­tore di Milano che si è sentito impotente in quel secondo fatidico quarto con 9 palloni persi e con Siena che andava al largo pur segnando quasi soltanto con Domercant, pur con un 4 su 15 da 3 pun­ti che lasciava il marchio del 16-0 con­cluso nel terzo quarto quando Maciulis ha trovato la porta aperta.

Milano avan­ti dopo 10’, una notizia davvero, ma an­che sotto il cielo basso di una notte da squadra senza la solita ferocia il Monte­paschi trovava con Domercant ( 16) pri­ma e Sato (16) poi il ventre molle di un' avversaria che ha il solo Maciulis (13) e, a turno qualche

viandante coraggioso come Monroe, gli uomini per guardare almeno in faccia il nemico. Domani e sa­bato a Milano sapremo se la serie può allungarsi,ma è difficile che si torni nel­l’arena di chi domina da così lontano.

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