Sigarette più care, Tobin tax e anziani nel mirino

Ecco le ultime novità della manovra, una stangata da oltre mille euro a famiglia. Domani il voto di fiducia

Sigarette più care, Tobin tax e anziani nel mirino

La sigaretta potrebbe diventare vera­mente un bene di lusso. S’allenta infatti la «patrimonialina» su barche ed auto, e i mi­nor­i proventi saranno assicurati da un au­mento delle accise sui tabacchi.

È una del­l­e novità emerse dall’ultima versione del­la manovra, quella licenziata dalla com­missione Bilancio della Camera. Non si sa ancora di quanto le sigarette potranno rincarare, ma in ogni caso è previsto che l’aumento debba coprire per intero i man­cati incassi della «tassa sul lusso». L’acci­sa sui tabacchi era già stata aumentata con la manovra-bis di Ferragosto. Il com­plesso della manovra, dall’Ici-Imu alla benzina e quant’altro, rappresenta una stangata da 1.129 euro a famiglia, calcola­no le associazioni dei consumatori. Una cifra che, sommata agli aggravi delle due manovre precedenti, porta il «costo crisi» a 3.160 euro l’anno: una bella botta per la famiglia tipo.

Per quanto riguarda invece la «tassa sul lusso», il testo specifica che l’addizionale sulle barche viene ridotta del 15% se sono passati 5 anni dalla data di costruzione, 30% dopo 10 anni e 45% dopo 15 anni. Per quanto riguardo le auto, la tassa è ridotta al 60%, al 30% e al 15% decorsi rispettiva­mente cinque, dieci e 15 anni dalla data in cui la vettura è stata prodotta.

Dal lusso allo scudo fiscale il passo è breve.L’ultima versione del decreto,usci­ta dalla commissione Bilancio - su cui l’Aula voterà domattina la fiducia, a me­no che non sia necessario un maxi- emen­damento con qualche ritocco dell’ultimo minuto - prevede che l’imposta di bollo sui capitali scudati abbia un’aliquota del 10 per mille nel 2012 e del 13,5 per mille nel 2013. Negli anni successivi, per garan­tirsi l’anonimato, chi ha usufruito dello scudo dovrà versare una imposta di bollo al 4 per mille. Uno degli ultimi interventi della manovra «riveduta e corretta» ri­guarda la tassazione delle case possedute all’estero da residenti italiani: sarà dovu­ta un’imposta pari all’Ici- Imu sulla secon­da casa, con aliquota al 7,6 per mille.Biso­gnerà vedere su quale base calcolare l’im­posta.

Oltre a quella immobiliare sarà tas­sata anche la ricchezza mobile detenuta all’estero: un 1 per mille sulle attività fi­nanziarie nel 2012, e dell’1,5 per mille ne­gli anni successivi.

Per fortuna, Equitalia non farà più pagare l’aggio del 9%,ma i co­s­ti della riscossione saranno ridotti rispet­to agli attuali.

L’ultimo testo contiene anche una par­ziale retromarcia per quanto riguarda la vendita dei farmaci di fascia «C» al di fuori delle farmacie. La Federfarma ha così so­speso la serrata annunciata per lunedì.

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