Il sigillo di De Rossi e la grinta di Toni: «Abbiamo carattere»

Cinquanta secondi, gol di De Rossi, e pareva già archiviata la pratica. Una Roma motivata che punta il quarto posto non poteva che spazzare via questo Chievo. E invece l’ennesima uscita poco sicura di Doni, espulso per aver toccato il pallone fuori area, costringeva i giallorossi a giocare 80 minuti in dieci. Senza troppi affanni però. E alla fine, anche in inferiorità numerica, è arrivata la quinta vittoria consecutiva all’Olimpico. La differenza l’hanno fatta i campioni a disposizione di Ranieri. De Rossi, Toni e Pizarro su tutti.
«Devo fare i complimenti ai miei giocatori - dice mister Ranieri - hanno fatto una grande partita. Giocare ottanta minuti in dieci non è facile per nessuno. In difesa siamo stati perfetti». Un encomio speciale a Luca Toni. «Si è sacrificato come solo lui sa fare». Già, Luca Toni, che continua a non vedere la porta, ma lavora palloni preziosi per i suoi nuovi compagni. Toni, uomo Sky, che si era procurato un rigore poi sbagliato nel secondo tempo da Pizarro. «Sono contento per la prestazione - afferma l’ex nazionale al termine della partita - ho cercato di dare il massimo ma non è stato facile giocare per quasi tutta la partita in dieci». Dopo il black-out di Cagliari serviva una pronta risposta. «Ci siamo parlati a lungo, avevamo una grande rabbia dentro - continua - e abbiamo dimostrato il carattere».

Chiusura senza alcuna polemica con Luis van Gaal, il tecnico del Bayern Monaco che lo considera ormai un giocatore finito: «Arrabbiato? Macché, anzi quasi lo ringrazio, perché se non avessi avuto problemi con lui non sarei stato qui questa sera a festeggiare la mia prima partita all’Olimpico. E pure vittoriosa». Tutti contenti.

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