I moltissimi fan delle saghe fantasy di John Ronald Reuel Tolkien stanno già festeggiando in tutto il mondo. Dopo la monumentale trilogia del Signore degli anelli, Peter Jackson, regista-sceneggiatore neozelandese vincitore di due Oscar, ha deciso di portare sullo schermo il libro in cui, correndo l’anno 1937, Tolkien ha parlato per la prima volta di «mezzuomini», elfi, draghi e anelli fatati: Lo Hobbit.
Jakson ha ufficialmente firmato l’accordo con i produttori della New line e Mgm e sarà ora impegnato a scrivere la sceneggiatura dei due attesissimi film tratti dal libro che saranno una sorta di «prequel» dei fatti narrati nelle tre pellicole precedenti (La compagnia dell’anello, Le due torri, Il ritorno del re). Il regista, realizzerà il copione in collaborazione con le autrici Fran Walsh e Philippa Boyens, che hanno già lavorato con Jackson per il Signore degli Anelli e vinto insieme l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale per l’ultimo episodio della trilogia, (Il ritorno del re).
In questo caso però il neozelandese si occuperà soltanto della trasposizione del romanzo in dialoghi e battute. La regia delle due pellicole sarà affidata al messicano Guillermo del Toro, che ha gia dato prova di gestire egregiamente le ambientazioni fantastiche (Hellboy e Il labirinto del fauno).
Il primo episodio, che era stata annunciata poco dopo la conclusione della precedente «trilogia», sarà incentrata sul giovane Bilbo Baggins. Bilbo è il primo scopritore dell’anello fatato creato dal signore di Mordor e nel signore degli Anelli compare ormai anziano e nelle vesti del tutore di Frodo. Nello Hobbit invece vengono narrate le sue avventure assieme a una compagnia di nani e al mago Gandalf, mentre affronta un avventuroso viaggio verso la Montagna Solitaria per recuperare un tesoro perduto. Sarà proprio in questo viaggio che incapperà per caso nel più pericoloso oggetto della Terra di mezzo.
Jackson e la Walsh, che sono anche i produttori esecutivi del progetto, hanno fatto sapere che le riprese dei film inizieranno verso la fine del 2009 in Nuova Zelanda (dove sono state girate la maggior parte delle scene dei precedenti episodi). L’uscita nelle sale è, invece, prevista per il 2011 e il 2012.
In Italia intanto le opere di Tolkien, Il signore degli anelli è uno dei libri più letti al mondo, destano l’interesse anche dell’Osservatore Romano. I libri per anni, infatti, sono stati visti con sospetto da molti per i loro temi paganeggianti e secondo alcuni velatamente razzisti. Niente di tutto questo secondo l’organo di stampa della Santa sede: «Il romanzo - scrive il quotidiano - rappresenta simbolicamente la vita dell’uomo, che è sempre aperta a possibile conversioni, compiute o interrotte, che avvengono nel grigiore dell’esistenza quotidiana spesso vissuta in territori in gran parte occupati dal diavolo».
L’Osservatore cita, a conforto della sua tesi, alcune lettere scritte dallo stesso Tolkien al figlio, in cui svela la sua preferenza e il suo tormento per il personaggio di Gollum, un piccolo hobbit cattivo e maltrattato «che arriva a un passo dal pentirsi» ma non ci riesce.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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