Il signore della «Yacht Valley», Aicon e la filosofia delle quattro T

Incontro con Lino Siclari, fondatore e presidente del gruppo siciliano: «Ho creduto in un progetto industriale che poteva essere realizzato solo nella mia isola». Le novità pronte per il varo

da Milano

Da un lato la soddisfazione del manager («è stato il punto di arrivo di una storia scritta in soli 6 anni e il punto di partenza di un grande futuro»), dall’altro l’orgoglio di chi ha creduto nella possibilità di costruire motoryacht e venderli in tutto il mondo, senza muoversi dalla sua terra: «Non è retorica: credo fortemente nell’impresa sociale a sostegno del territorio e per fortuna ho trovato una Regione che lo ha capito».
Lino Siclari, fondatore e presidente di Aicon Yachts, legge con piacere i dati iniziali della quotazione in Borsa, avvenuta il 4 aprile, ma soprattutto sottolinea che tutto è partito dalla Sicilia e dalla passione. «Di fronte a quanto sta accadendo, sia sul fronte economico sia su quello commerciale, molti restano a bocca aperta - spiega - ma in realtà è solo il frutto di tanto lavoro e di un progetto industriale che potevamo realizzare solo nella mia isola. Ho creduto in una tradizione nautica secolare e nella migliore manodopera specializzata d'Italia: il 75% del personale è siciliano, orgoglioso di quanto sta facendo. Poi. ovviamente, ho scelto tanti manager dalle altre regioni e dall’estero. Penso di avere creato una squadra, competente e appassionata».
Pambianco Strategie d’Impresa, in una delle sue ricerche sul settore, ha dato un rating altissimo (64,2) ad Aicon Yachts, valutata tra le top ten in base ai conti finanziari e in base a otto fattori fondamentali non solo dal punto di vista meramente economico. Intanto, il futuro prossimo si chiama 75 Flying Bridge: lo vedremo a fine estate quando entrerà ad arricchire una delle due linee di Aicon Yachts. Nel 2008 ci saranno il nuovo 82 Open (l’altra linea) e l’attesa navetta semidislocante da 110 piedi, salto di taglia importante per rispondere alla richiesta, sempre più evidente, di vere ville galleggianti. Da qui al 2011 si punta ad ampliare le gamme con nove modelli di nuova progettazione. Quanti ai dealer, sono diventati una trentina nell’ultimo anno: gli ultimi arrivi riguardano il Sudafrica, la Cina meridionale e i Paesi Baltici.

Programmi decisamente ambiziosi «che realizzeremo seguendo quella che chiamo la “filosofia delle quattro T”: tecnologia, talento, tenacia e tolleranza, l’arma vincente per fare parte di una grande squadra», conclude Siclari, che qualcuno inizia a chiamare simpaticamente il «signore della Yacht Valley», considerando i due siti di Villafranca Tirrenica e Giammoro, nonché i mille posti di lavoro creati.

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