Silvio chiama, il Pdl risponde

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Posso solo dire che la galleria fotografica del Giornale sulla manifestazione di sabato a Roma rende perfettamente l’idea sulla composizione della manifestazione stessa. Me la immaginavo infatti più o meno così, grazie della vostra conferma. Alle urne, alle urne...
Roberta Silvietti
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Come era prevedibile, la sinistra tutta chiacchiere e presunzione liquida la gente che ha partecipato alla manifestazione di piazza del Pdl come un grosso branco di deficienti prezzolati, agli antipodi di quelle menti eccelse che invece si vestono di viola per acclamare Di Pietro ed i suoi collaboratori (vedi Bersani) e che hanno a cuore la legalità nella pretesa di conoscerla. Complimenti ancora per il rispetto dell’avversario, definito più familiarmente «nemico». Spero tanto che il branco di deficienti di cui sopra faccia sentire la sua voce anche alle urne, in modo da dimostrare a rossi, viola e compagni il vero significato della parola democrazia, tanto abusata dal bulletto molisano e dai suoi dipendenti a vario titolo.
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Dopo il raduno di Roma e il discorso di Berlusconi non ci saranno più comunisti «rossi». D’ora in avanti sono tutti «viola»... di livore.
Celestino Gatti
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Dopo la manifestazione di Roma, tutti i commentatori politici si premurano di dare consigli al premier sul calendario del governo nei prossimi tre anni. Mi permetto di dare anch’io un suggerimento molto semplice e doveroso: rispetti il programma elettorale che ci ha permesso di vincere le elezioni. Le promesse prevedevano, fra l’altro: l’eliminazione delle province; il dimezzamento del numero e delle prebende dei parlamentari; l’eliminazione degli enti inutili; il dimagrimento della pubblica amministrazione; la riduzione del numero e delle prebende dei consiglieri comunali e regionali. Il risparmio ottenuto con l’attuazione del programma di cui sopra, permetterebbe di avviare la promessa delle promesse, da tutti attesa: la riduzione delle tasse.
Attilio Lucchini
Segrate (Milano)
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Mi appare del tutto antidemocratico stabilire criteri di selezione tra le manifestazioni di piazza del Pdl e quelle del Pd e soci. Se la Costituzione garantisce ad ogni cittadino il diritto di manifestare in maniera non violenta (la piazza dei no-global è pacifica?) non capisco come chi non è d’accordo con le idee della destra si arroghi il diritto di veto alla protesta.
Maurizio De Nicola
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Non ho partecipato alla manifestazione di piazza S. Giovanni, ma ho ascoltato attentamente il discorso del premier Berlusconi; sono d’accordo con lui nell’aver di nuovo messo in luce i misfatti della magistratura e di una sinistra che non riesce a sganciarsi da Di Pietro. Il quale, assieme alla magistratura, che sta diventando un potere assoluto non soggetto al potere legislativo, tiene legato il Pd. Debbo però fare un appunto a Berlusconi e cioè di non avere parlato ai giovani e per i giovani, in particolar modo per risolvere i problemi del lavoro; un lavoro discretamente retribuito ed un margine di sicurezza darebbe ai giovani meritevoli uno slancio per avviare l’economia. Ricordiamoci che i giovani sono il futuro dell’Italia e del Pdl.
Gian Maurizio Del Pasqua
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Constato come, da grande politico di lungo corso, il premier abbia toccato tasti assai importanti, comprensibili ad ognuno, coinvolgenti, motivanti infine l’andata al seggio! Non darei soverchia importanza ai calcoli matematici sulla densità della folla per metro quadrato!
Eugenio Fabris
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Attraverso Sky ho potuto seguire dall’inizio alla fine la grandiosa manifestazione di piazza San Giovanni e, abbagliata e commossa da tutto quel meraviglioso tricolore, da tutta quella musica, da quella infinità di italiani gioiosi e composti, da tutti quei giovani dalla faccia pulita, non posso che affermare che sì, l’Italia di Berlusconi è l’Italia che vogliamo e che dove Berlusconi non c’è la vera Italia non c’è. Grazie di esserci presidente.
Lidia Trotta
Foggia
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Al ritorno dalla manifestazione Pdl-Lega a Roma, ascoltiamo la radio: parlano di noi, parla Berlusconi, quindi i commenti contrari di Casini e di altri, poi si passa alla manifestazione di Milano, niente commenti contrari.
Gabriele Ugolini
La Spezia
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Finalmente in piazza San Giovanni si è potuto vedere il popolo azzurro, un colore che dà speranza e gioia. Il viola oltre a portare male è anche segno di lutto, e noi azzurri siamo invece il popolo della vita e della gioia. La grande manifestazione rimarrà nella storia di ognuno di noi presenti con le bandiere, e non con birre o vino così come fanno nei cortei della sinistra, nella storia della nostra vita.
Valentino Castriota
Trepuzzi (Lecce)
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Ho partecipato alla grande manifestazione del Pdl in Piazza San Giovanni a Roma, piazza che era letteralmente gremita checché ne dicano alcuni. C’erano moltissime bandiere, ma poche scritte sugli striscioni, forse per il poco tempo a disposizione per organizzare tale raduno. Ma una scritta la voglio riportare integralmente: «Salva la vita a un bambino - Marciamo contro la Bonino».
Romano Rocci
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La manifestazione del Pdl è riuscita, ma ovviamente le falsità e la rabbia che cerca di celare la sinistra emerge dalle dichiarazioni di Bersani che vede nella felicità di Berlusconi, un ipotetico nervosismo. Di Pietro e Casini vivono su di un altro pianeta, Ferrero scopre un teschio nel suo armadio dicendo che Berlusconi ha pagato gli operai per partecipare al raduno, ma non si accorge che il promotore e l’autore di certi comportamenti è sempre stato il suo partito. Insomma, la sinistra non si accorge che l’elettore è sempre più distante da essa perché nessuno è fesso da lasciarsi ancora imbrogliare dalle menzogne.
Franco Canepa
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Ho partecipato alla manifestazione del Pdl a Roma. Ritengo verosimile quanto detto dalla Questura di Roma: non eravamo sopra le 200mila persone. Berlusconi è rimasto l’unico, a mio modo di vedere, che combatte il vero cancro di questo Paese, ossia l’attuale classe dirigente che si è formata con i testi di Carl Marx, gli ex sessantottini che occupano i gangli del potere, e relativisti vari che parenti stretti sono con i comunisti. Hanno fatto e stanno arrecando più danni di un cancro metastatizzato a questa povera Italia. Questo è il problema numero uno anche secondo il mio modesto parere. Dobbiamo arginare questo male assoluto.
Cristian Iacuitto
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In merito alla disquisizione circa il numero dei partecipanti ho sentito dire da un gruppo di amici, arrivati a manifestazione inoltrata, che non sono riusciti ad accedere alla piazza in quanto anche le vie laterali erano intasate di partecipanti, compreso i limitrofi Piazzale Appio e Piazza di San Giovanni in Laterano. La questura calcola i metri quadrati di Piazza di Porta San Giovanni e moltiplica per quattro persone a metro quadrato, forse ha trascurato le aree adiacenti.
Alberto Marini
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Ma è vero quanto si dice in giro? In un bar di Roma ho sentito alcune persone dire, forse erano dei burloni, che la questura di Roma avrebbe diffuso l’ultimo dato sui partecipanti alla manifestazione di Piazza San Giovanni del Pdl. Erano in tre: Alemanno, Berlusconi e Bossi. Incuriosito, mi sono avvicinato e ho chiesto: «Ma allora, tutte quelle persone riprese dagli elicotteri e che si sono viste alla tv?».

Mi hanno risposto: «La questura spiega che si tratta di turisti che passavano di là». Ho riflettuto un po’: ma allora altro che crisi, meno male che c’è il ministro Brambilla, il turismo va proprio a gonfie vele!
Antonio Narcisi
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