Sul nome sono tutti daccordo: si chiamerà «La sinistra larcobaleno» il nuovo soggetto politico che verrà battezzato ufficialmente sabato e domenica a Roma. A dare il via libera sono stati i segretari dellala radicale dellUnione. Ma sul simbolo, che ancora non è definitivo, già si registrano malumori, annunci di pregiudiziali e minacce di varia natura. Le prime indiscrezioni ne tratteggiavano uno (quello riprodotto in alto) privo dellaccoppiata «falce e martello» che per i movimenti comunisti e socialisti di tutto il mondo è una sorta di marchio da oltre un secolo e che era lelemento centrale del simbolo del Partito comunista italiano (riprodotto in basso). Immediate le levate di scudi dei «nostalgici». Il coordinatore del Pdci Marco Rizzo: «Se non ci saranno falce e martello ben visibili non sarò daccordo».
E Salvatore Cannavò, portavoce di Sinistra critica, la componente del Prc ormai a un passo dalla scissione, annuncia: «Dove potremo utilizzeremo il simbolo con la falce e il martello». Più o meno quello che dice Marco Ferrando, leader del Partito comunista dei lavoratori.Ma il simbolo del comunismo va già a ruba
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