Il sindacato non tratterà con Air France

da Milano

Dopo l’incontro «insoddisfacente» a Palazzo Chigi, il fronte sindacale di Alitalia mostra delle crepe. Da una parte il filo diretto con Air France dell’Anpac (piloti), le cui delegazioni hanno già avuto vari incontri a Parigi; dall’altra i confederali fermi su una posizione di principio: con Air France non trattiamo, il nostro interlocutore è e resta il ministro dell’Economia. I «paletti» di Cgil, Cisl e Uil riguardano, con sottili graduazioni, il perimetro del gruppo (e cioè il futuro di Az Servizi), il numero, e la gestione degli esuberi, e le condizioni di contorno, a cominciare da Malpensa. Sul tema ci sono posizioni diverse tra romani e lombardi. Sullo scalo sono attese a breve notizie da Lufthansa, che potrebbe aprirvi una propria base, e dalle compagnie low cost, a cominciare dalla già presente EasyJet.

Anche ieri Carlo Toto, presidente di Air One, ha protestato perché la sua proposta «non è stata esaminata con attenzione» e ha precisato che gli investitori sono pronti a intervenire nel momento di un’offerta vincolante. Corrado Passera (Intesa Sanpaolo), spalla finanziaria di Toto, ha dichiarato: «Mi brucia che si sia deciso di buttare via l’Alitalia».

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