Sindaco L’Idv vuole solo Marta. O va da sola

Vincenzi o un De Magistris. L’Italia dei Valori si allarga e detta le condizioni al Pd. A dire la verità, il suo è proprio un ultimatum, di quelli che sorprendono persino coloro che fino ad ora aveva proposto interpretazioni autentiche del dipietrismo alla genovese. Il sindaco del centrosinistra 2012 deve essere Marta Vincenzi. Parola di Giovanni Paladini, coordinatore regionale dell’Idv, e di tutti i consiglieri comunali, diventati sei dopo l’ingresso di Alberto Gagliardi e Umberto Lo Grasso che lasciano rispettivamente il Pdl e l’Udc pur se con motivazioni divergenti.
Non è un bisogno di trovare nuove poltrone per un partito ormai più che sovrarappresentato rispetto ai voti che ha, assicurano all’Idv. Epperò intanto una delle poche frasi su cui Paladini non gira troppo intorno è: «Genova e Spezia, due sindaci e due Province, il Pd non può più sperare di averne 4 su 4».

Genova, per l’appunto è una battaglia decisiva, anche perché «visto quello che è accaduto in tutto il Nord Italia, non vorremmo che questa città andasse in controtendenza» e poi perché «il centrosinistra il sindaco può solo perderlo se ci si mette d’impegno. Come l’Italia che perse con la Corea perché doveva giocare a tutti i costi Bulgarelli con un ginocchio spaccato». (...)

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