Il sindaco ricuce lo strappo «La Tarsu non aumenterà»

Fumata «quasi bianca». Il colonnello di An Ignazio La Russa si mantiene prudente, ma uscendo dal portone di casa Moratti sotto braccetto alla coordinatrice regionale di Forza Italia, Mariastella Gelmini, lascia intendere che la burrasca sulla fusione tra Aem-Amsa e con Asm, che aveva aperto nei giorni scorsi una crisi di giunta dopo che gli assessori di An si erano astenuti dal voto sulle delibere, si è già placata. A tenere banco ieri non sono stati il ticket di ingresso e l’estensione del gratta e sosta: il vertice tra sindaco e Cdl previsto a metà pomeriggio è slittato a lunedì alle 15. Dato che la Lega aveva annunciato la propria assenza all’incontro fino a che non fosse risolta la questione Amsa-Aem, Letizia Moratti ha preferito sciogliere prima questo nodo. E ha convocato a casa sua alle 17 i rappresentanti di An e Fi: oltre alla Gelmini e La Russa, il vicesindaco Riccardo De Corato, l’assessore di An Maurizio Cadeo e il city manager Piero Borghini. L’accordo viene ritrovato con la modifica alla delibera della fusione tra Aem e Amsa. «Posto che avremmo preferito che Amsa restasse interamente nelle mani del Comune - puntualizza La Russa - con la modifica mettiamo nero su bianco che non aumenteremo la Tarsu per i prossimi 5 anni». L’emendamento alla delibera spiega che le entrate previste dal rincaro della tariffa saranno integrate nei dividendi destinati al Comune dalla nuova società. Ove i dividendi risultassero insufficienti, Palazzo Marino farà ricorso alle entrate provenienti dalla fiscalità generale. «È fatta salva - precisa La Russa - la decisione del governo di sospendere il beneficio fiscale del Cip6 ai Comuni a partire dal 2010. In totale c’erano 124 milioni di aumento, compreso il Cip6, che vale 48 milioni. Ne rimangono 76 che vengono coperti dai dividendi. La novità anche sul Cip6 è che non si paga niente dal prossimo anno, ma cominciamo una battaglia che porti il governo a verificare se si può proseguire con il contributo ai Comuni virtuosi». An chiede inoltre che il Comune si impegni a ricomprare il maggior numero possibile di bond Aem e che la governance duale nella nuova società sia solo temporanea. Stando così le cose, sintetizza La Russa: «Grazie Moratti, vittoria. Siamo pronti a votare la delibera in consiglio». Soddisfatta la Gelmini: «È un grosso risultato politico. La delibera è stata costruita fin dall’inizio nell’interesse dei cittadini, perché l’aumento delle tariffe dopo la fusione fosse il più contenuto possibile. E oggi la Moratti ha mostrato grande disponibilità per cercare di trovare l’intesa di tutta la Cdl: la delibera ora esplicita meglio che non ci saranno aumenti per i prossimi 5 anni. Sul Cip6 iniziamo una battaglia perché il governo non lo tagli».
Stando così le cose, la Lega è pronta a partecipare lunedì al vertice della Cdl. Ma il capogruppo Matteo Salvini rilancia: «Bene l’impegno a mantenere invariata la tariffa. Se i soldi per coprire il mancato aumento ci sono allora presenteremo un subemendamento per chiederne la progressiva diminuzione».

Cadeo si toglie un sassolino dalla scarpa: «Questo rende giustizia di tutte le illazioni che attribuivano ad An sete di poltrone. Noi abbiamo sempre e solo pensato all’interesse dei milanesi. Chi ha parlato, la prossima volta conti fino a dieci».

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