Sinisa torna al «Ferraris», ma sotto scorta

Sinisa torna al «Ferraris», ma sotto scorta

Si torna al Ferraris. Dopo gli scontri e la notte di paura di Italia-Serbia, Marassi riapre le porte alla Sampdoria che questo pomeriggio affronterà la Fiorentina dell'ex Sinisa Mihajlovic: la Questura ieri ha deciso per una tutela rafforzata per la squadra e il tecnico, dopo la segnalazione del club viola che ha evidenziato la presenza di giocatori serbi, oltre ovviamente l'allenatore. Mihajlovic, nato a Vukovar, era presente al match della sua nazionale contro gli azzurri e ieri ha voluto iniziare la conferenza ricordando gli episodi di violenza: «Vi comunico subito che in me c’è tanta amarezza e dispiacere per gli episodi che ho visto martedì a Genova, purtroppo la mia Nazione ha fatto una brutta figura per colpa di pochi violenti, ma adesso mi sembra giusto pensare alla Sampdoria, perché per noi sarà una gara delicata».
Non ha voluto aggiungere altro: la ferita è ancora aperta e soprattutto l'ex blucerchiato adesso ha anche da pensare al calcio giocato, visto che il ruolino di marcia dei viola è stato decisamente deludente e un'eventuale sconfitta potrebbe costargli la panchina. Di fronte ci sarà una Sampdoria che vuole tornare a vincere proprio al Ferraris, dopo il ko con il Napoli e due successivi pareggi. Senza contare che tutti i numeri sono a favore della Samp: Cassano infatti ha realizzato finora, con maglie di club professionistici italiani, 98 reti ufficiali e sogna quota 100, ma soprattutto l'attaccante ha in Sebastien Frey il portiere contro cui ha realizzato il maggior numero di gol ufficiali con maglie di club italiani: sono 6 sui 98 totali. Mihajlovic non teme i fischi, dei suoi ex tifosi ma teme invece Cassano: «A me fa sempre piacere tornare a Genova, è una società alla quale sono legato da tempo. Cassano? Ad Antonio voglio bene, perché è un bravissimo ragazzo. Cassano può essere anche una testa matta, ma è uno che ti fa vincere le partite».
E a proposito di numeri oggi sarà festa anche per Domenico Di Carlo, che è ad un passo dal raggiungere la panchina ufficiale numero 100 in Serie A, proprio come Reto Ziegler. Il tecnico blucerchiato opterà contro la Fiorentina per il classico 4-4-2 e soprattutto potrà contare in difesa anche su Gastaldello, definito dall'allenatore un vero e proprio guerriero. Il centrale infatti non si è arreso e completerà insieme a Lucchini, Zauri e lo stesso Ziegler il reparto arretrato.

A centrocampo invece con Semioli e Guberti dovrebbe tornare Dessena, visto che Tissone non è ancora al meglio per la gastroenterite e che Poli è reduce dalla gara con la Nazionale Under 21. In realtà nella rifinitura di ieri Di Carlo ha provato soluzioni alternative soprattutto per il centrocampo con Koman in ballottaggio con Guberti e Tissone in alternativa a Dessena.

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