La sinistra Attacco sui voli di Stato. Il Cavaliere: «Costretto per sicurezza»

Dopo le fotografie, i voli di Stato. Che, secondo alcuni giornali, sarebbero stati utilizzati per trasportare gli ospiti in Sardegna, a Villa Certosa. «Quando posso utilizzo sempre aerei privati - spiega il premier Silvio Berlusconi - Ma qualche volta, per ragioni di sicurezza, questo non mi è consentito. E allora sono costretto a utilizzare quelli di Stato. E se ho degli ospiti, devo far salire a bordo anche loro». Ma la sinistra attacca e allora il ministro dell’Interno Roberto Maroni replica duro parlando di «complotto». E, del resto, il Tribunale dei ministri ha archiviato l’inchiesta della Procura di Roma su un caso che, se sarà provato quanto si scrive oggi, potrebbe essere simile. L’ipotesi di reato, nei confronti dell’allora vicepremier Francesco Rutelli e dell’ex ministro della Giustizia Clemente Mastella, era abuso di ufficio. La vicenda riguardava un volo dell’Aeronautica militare organizzato da Rutelli, sul quale viaggiava anche Mastella e uno dei suoi figli, a settembre 2007, per partecipare alla premiazione del Gp di F1 a Monza. Tornando a Berlusconi, ieri le opposizioni si son fatte sentire. Dopo le interrogazioni del Pd, è stato Antonio Di Pietro a preannunciare un’analoga iniziativa parlamentare. «Questo vizio di utilizzare gli aerei di Stato per andare a vedere le partite, la formula uno o per andare a fare baldoria in riva al mare deve finire perché si chiama peculato», ha detto Antonio Di Pietro preannunciando la sua interrogazione parlamentare. «Non voglio pensare - incalza Paolo Ferrero (Prc) - quanti servizi sociali si potrebbero pagare con gli sprechi dei voli di Stato». Anche il Pdci, con Pino Sgobio, attacca: «I voli di Stato rappresentano l’ultimo anello di una catena di nefandezze», una situazione «da basso impero». Pronta la replica del ministro Maroni: «Ci sono ambienti che vogliono Berlusconi morto». Quali? «Certi ambienti della magistratura» e «certi ambienti giornalistici» sono i protagonisti del complotto. Altero Matteoli (An) accusa l’opposizione di «portare l’attenzione su cose che non c’entrano niente con la politica».

Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, dice che il Pd vuole «avvelenare i pozzi, con l’imbarbarimento della lotta politica». E ribadisce la tesi del complotto i cui autori sono «alcuni mezzi di comunicazione di massa, ispirati da poteri editoriali e finanziari e correlati ad un settore del Pd».

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