Repubblica di questi giorni fa trasudare tra le righe una velata preoccupazione. Gli ultimi sondaggi darebbero la Vincenzi tra il 47 e il 49 e Musso subito dietro. Qualcuno accenna una bella risata, qualcuno si interroga invece del perchè ed ecco che scopre che l'elettorato del centrosinistra è deluso.
Un amico che sta in Comune - e che certo non vuole fare le valigie proprio ora, anzi, non ci pensa nemmeno - inveisce contro Prodi: «Ma lo sanno che abbiamo le elezioni qui a Genova? Se continuano cosi a fare cavolate su cavolate, a litigarsi su tutto e a prendere decisioni impopolari, fanno una bella frittata anche qui...». Esemplare il caso di Pansa che annuncia «scheda bianca», perchè profondamente deluso da questa sinistra e perchè mai potrebbe votare per la destra: sarebbe rinnegare le sue radici. Chiamasi disaffezione e amareggiamento. Avvertiti anche da tanti genovesi che seguiranno le orme dello scrittore. Basta ascoltare i commenti in giro. Magari non voteranno destra, ma diserteranno le urne. Oppure c'è chi si avvallerà - e ne ho sentiti tanti - dell'incubo di tutti gli scrutatori: il famigerato voto disgiunto. «Si a Musso e no a Berlusconi» tanti dicono. Ed allora una bella croce sul prof di Genova ed una sul partito del cuore, magari quello dell'altro prof, quello bolognese. Contenti loro contenti tutti, tanto chi sale in cattedra a palazzo Tursi è sempre Musso mica Prodi. «Se lo meriterebbe» mi dice sottovoce un altro amico che si candida per i Verdi. «Si è fatto un mazzo doppio rispetto certi altri che so io...». Ma poi, aggiunge con sarcasmo: «Farà una buona opposizione... SuperMarta è imbattibile».
Super Marta imbattibile? Fino a due settimane fa dire la parola «ballottaggio» sembrava sperare contro ogni speranza. Oggi la speranza sembra risorgere. Significativo che un recente sondaggio riveli che l'80% dei cittadini nutra sfiducia nella classe politica. Solo le banche ottengono un peggior consenso. Ed i cittadini che alle ultime elezioni politiche hanno votato sinistra ora son delusi. Quelli di estrema sinistra per politiche troppo centriste, quelli moderati per politiche troppo influenzate dalla sinistra radicale, quelli non cattolici per la presenza dei cattolici ostruzionistici e quelli cattolici, ovviamente, dalla presenza nella coalizione di non cattolici bellicosi. Bello essere multiformi come l'arcobaleno, ma poi... vai a governare!
E così prima la delusione, poi il distacco, infine la sfiducia. E il mare si fa preferire alle urne.
«Spero sia bel tempo, almeno non mi viene la voglia di andare a scrivere BUFFONI sulla scheda elettorale» ho sentito dire in un bar da un «deluso» di sinistra. E ancora: «Nemmeno io vado a votare, se la Vincenzi perderà se la prenda con il suo amico Prodi...» per non parlare di chi è andato ad incontrare Fassino e la Rosy Bindi: «Sembrava fossero qui per un funerale...
La delusione aleggia, una nuova stagione potrebbe davvero incominciare.
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