La sinistra fa il listone civico

Un appello a «tutti quelli che sono a sinistra del Pd». Ma Sinistra ecologia e libertà per ora tace. La proposta nata da due associazioni di base di formare un listone civico unitario a sostegno per sostenere il candidato sindaco Giuliano Pisapia deve accontentarsi per il momento dell’adesione di Pdci, Federazione della sinistra, partito Umanista. Ma si rivolge in primo luogo a Sel per compattare la sinistra radicale sotto il simbolo, che potrebbe essere una grande bandiera rossa con la scritta «Sinistra per Pisapia». Il portavoce di Fda Antonello Patta sintetizza l’operazione: «Crediamo che una casa comune di tutta la sinistra potrebbe ambire a un risultato a due cifre, più della somma delle singole forze, e offrire a Pisapia la migliore garanzia di mantenere quella coerenza che ha segnato la sua campagna elettorale». Tra i promotori ci sono Massimo Gatti, consigliere provinciale della lista Civica Un’altra Provincia-Prc-Pdci, il segretario provinciale di Pdci Milano Francesco Francescaglia e Rolando Mastrodonato dell’associazione «Vivi e progetta un’altra Milano». L’ambientalista che si battè a lungo contro il progetto di Citylife al posto della ex Fiera. Con scarsi risultati.
«Manca ancora una risposta positiva da Sel - ha ammesso Patta - ma la auspichiamo». L’adesione potrebbe arrivare invece dal capogruppo comunale della Lista Fo Basilio Rizzo che prende tempo perchè resta «ancora a favore di una lista civica promossa da Pisapia» ma è convinto che «per vincere c’è bisogno di un’aggregazione non legata ai partiti tradizionali», senza simboli insomma.
Intendimento comune a tutti i sottoscrittori del manifesto è quello di fare un passo indietro rispetto al proprio ambito di appartenenza per dare vita a una «alleanza democratica di tutte le forze sociali e politiche che ritengono indifferibile il cambiamento». Lo «splendido risultato di Pisapia - scrivono riferendosi alle primarie i promotori dell’appello, le associazioni Adesso Basta e Punto Rosso - ha anche dimostrato che la sinistra unita può vincere.

Di fronte ad una possibile frammentazione e proliferazione di liste a sinistra del Pd che rischierebbero di depotenziare il risultato stesso delle primarie, noi pensiamo che dal mondo delle associazioni, dei movimenti e dei comitati occorra rivolgere un invito pressante» per promuovere una lista unitaria «rispettosa dell’autonomia di ciascuno». E Mastrodonato attacca l’attuale opposizione a Palazzo Marino: «É venuta meno ai suoi compiti».

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