Roma - Scricchiola l’asse Annozero Repubblica . Il protagonismo di «Michele chi?» inizia a divenire indigesto ai piani alti di largo Fochetti. Un esempio? Ieri la prima pagina del quotidiano diretto da Ezio Mauro ignorava la nuova crociata di Santoro in difesa dei giudici. Venerdì, nel corso di un’affollata conferenza stampa, il giornalista televisivo aveva, infatti, annunciato una manifestazione per il 13 febbraio prossimo davanti al Tribunale di Milano. Scopo? Ovviamente urlare ai quattro venti il suo appoggio all’operato dei giudici che hanno messo in piedi il cosiddetto «Rubygate». Ma soprattutto fare ombra a quella che Mario Giordano su queste pagine ha già ribattezzato il Berlusconi pride , in programma - guarda caso - lo stesso giorno.
Come mai il quotidiano Repubblica evita di cavalcare l’ultima provocazione antiberlusconiana, limitandosi a un sintetico sommario nell’articolo di pagina 14 del numero ieri in edicola, dedicato alla diatriba che si è scatenata all’interno stesso dell’Agcom sull’ultima puntata di Annozero ?Perché l’iniziativa di Santoro fa meno «rumore» del generico appello lanciato pochi giorni fa dal cardinale Angelo Bagnasco a nome della Conferenza episcopale italiana?
Forse è proprio la discesa in campo degli ormai ex giornalisti Marco Travaglio e Michele Santoro a lasciare perplessi e freddi i piani alti del giornale fondato da Eugenio Scalfari.L’idea di una manifestazione di piazza ( sorta di outing politico per chi fino a ieri si trincerava dietro l’imparzialità del diritto di cronaca) sembra un cambio di passo inadatto al lento ma inesorabile martellamento mediatico proposto da Ezio Mauro e compagni.
Insomma da un lato il giacobinismo giudiziario interpretato da Marco Travaglio e dal Fatto quotidiano, dall’altro il moralismo benpensante del quotidiano fondato da Scalfari, bandiera di una sinistra che si crede austera e libertaria anche quando fa un uso a dir poco proditorio della gogna mediatica.
Da ieri, quindi, il partito pro-giudici (e quindi, per facile equazione, antiberlusconiano) si è sdoppiato. Gli schieramenti si sono divisi. Ognuno ora indossa la maglia sociale della propria squadra. Ad ognuno viene affidato un ruolo ben definito. Da un lato Repubblica dall’altro Annozero e il Fatto quotidiano ; da un lato Saviano e dall’altro Santoro e Travaglio. I più maliziosi vedono nel raffreddarsi dei rapporti con l’anchorman di RaiDue una difesa a oltranza (e forse disperata) della soluzione politica. Santoro a largo Biagi può oscurare le deboli e querule indignazioni di Bersani e Vendola. Ne è convinto anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa. La manifestazione davanti al Palazzo di Giustizia è - secondo l’esponente del Pdl- il «sintomo del vuoto dell’opposizione». Quando i leader del centrosinistra devono affidare a un giornalista televisivo la rappresentanza di un’area politica significa che qualcosa non funziona. «Santoro - conclude La Russa - trova spazio nel vuoto pneumatico dell’opposizione e fa valere la sua demagogia».
Ne è convito, probabilmente, anche Antonio Di Pietro, visto che è l’unico leader del centrosinistra ad essersi affrettato a schierarsi con «Michele chi?», tanto da annunciare la sua presenza davanti a quello che fu - ai tempi di Tangentopoli - il suo ufficio. E che è stata anche la ribalta dalla quale è partita la sua carriera politica. Meglio quindi mettere in prima pagina il richiamo dell’ennesima lettera di Walter Veltroni, piuttosto che favorire (o pubblicizzare) l’ultima idea-provocazione di Santoro. Veltroni non fa nomi, non cita dati, non dà appuntamenti precisi. Parla di una manifestazione diffusa e non faziosa come quelle di Berlusconi e Santoro. Un momento di aggregazione per sconfiggere la paura del domani. Insomma roba poco concreta ma di facile effetto retorico. Questo si può mettere in vetrina.
Il Santoro-day no. E pazienza se tra le fila dei crociati santoriani figura anche Barbara Spinelli, da poco rientrata all’ovile di Barbapapà- Scalfari con salve di giubilo ai soliti piani alti di largo Fochetti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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