Siri nel mirino azzurro: «Atteggiamenti sgradevoli»

Siri nel mirino azzurro: «Atteggiamenti sgradevoli»

(...) In fondo a via Corsica, verso corso Aurelio Saffi, la rotonda della discordia. In quella zona il Comune per una riqualificazione della zona aveva pensato di realizzare un chiosco da adibire a bar. Scelta già vagliata nello scorso ciclo amministrativo dal consiglio dell’allora circoscrizione I. Nello scorso febbraio anche il via libera per la licenza del futuro gestore del chiosco. Da lì la sollevazione dei residenti della zona che hanno cominciato a protestare raccogliendo firme e chiedendo incontri sia al municipio sia al consiglio comunale. Qualche giorno fa il comitato (che ha raccolto 300 adesioni) ha incontrato l’assessore al commercio del Comune Gianfranco Tiezzi e il presidente Aldo Siri. Da qui la polemica nata con Matteo Rosso, consigliere regionale azzurro e Giuseppe Cecconi, consigliere comunale. «Ci ha dato fastidio il modo con il quale Siri, presidente che rappresenta una maggioranza di cui fa parte anche il nostro partito- racconta Rosso- si è posto nei confronti di cittadini che chiedevano spiegazioni e contestavano una scelta non condivisa. L’arroganza non è un bel modo di porsi nei confronti anche di elettori che un anno e mezzo fa gli hanno dato fiducia per governare». Un problema di atteggiamento quello sottolineato da Rosso e che è alla stessa stregua di quanto mette in evidenza Emanuele Basso, consigliere comunale di Forza Italia, per quello che riguarda la questione dei posteggi di corso Firenze: «Siri è stato sgradevole per come si è posto in commissione su un problema sul quale da tempo il centrodestra ha espresso perplessità e contrarietà - parla Basso-. Non ci si può sottrarre al confronto ed esibire impertinenza».
Due problemi ed un confronto che avverrà con l’inizio della settimana. I registi dell’operazione «Facciamo pace e continuiamo a governare quel poco che possiamo» saranno Roberto Cassinelli, coordinatore metropolitano di Forza Italia e Gianni Barci, coordinatore regionale della Lista Biasotti. Da una parte Raffaella Della Bianca che ha fatto scatenare il «caso Siri», dall’altra parte Aldo Siri. In mezzo? I consiglieri municipali di Forza Italia e Roberta Bergamaschi che nel centro est è vicepresidente di giunta e assessore e che ha espresso solidarietà umana al suo presidente, ma contesta nel merito le posizioni assunte dall’indiano di via Cairoli. «Siri è un presidente sempre presente- chiarisce Bergamaschi-. Talmente presente che si è preso a cuore anche un problema non suo come quello della rotonda di via Corsica perché sappiamo bene come il municipio non abbia più voce in capitolo su decisioni di questo tipo. Le deliberazioni ora spettano solo al Comune». E allora perché tanto rumore? «Proprio per l’animo appassionato di Aldo Siri» replica la Bergamaschi che registra un altro problema, se si vuole continuare a governare: «Manca un confronto con i consiglieri di minoranza a Tursi e ci si trova spesso in situazioni imbarazzanti. Io non voglio difendere il presidente, ma per un problema del genere non si può certo arrivare alla sfiducia».
Il «caso Siri» lascerà strascichi sulla giunta del centro est, tanto da far pensare a membri della maggioranza che prima o poi la sinistra cominci con attacchi duri e decisi su un centrodestra che si squaglia.

«Dispiace dover ravvisare che nell0unico confronto che ho avuto con Siri- racconta Matteo Rosso- mi sia trovato a discutere come se mi rapportassi ad un presidente del centrosinistra, tanto da arrivare a dover ricorrere ad un tribunale».
Mentre c’è chi auspica una cerniera tra il capogruppo forzista in Municipio, Luciano Gandini, e Della Bianca per evitare altre tensioni, la palla passa ai coordinatori. Prove tecniche di partito unico.

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