Treviso. Vincere e dirsi addio. Accade a Treviso dove la saga d'oro della Sisley si è arricchita ieri del nono scudetto dal 1994, conto chiuso con il 3-0 (a 19, 21, 16) su Piacenza in gara 3. Il solito show della squadra cara alla famiglia Benetton che quando sente profumo di spumante, almeno in Italia, mostra un mix di varietà tecnica e forza mentale da esposizione e sbaglia di rado. Ma lallenatore Daniele Bagnoli, debutto a Treviso nel 1998, otto scudetti in carriera come solo il leggendario modenese Anderlini, saluta e se ne va alla Dinamo Mosca, il regista Vermiglio ha la valigia in mano, il centrale Tencati piace a Modena. E la nuova Sisley potrebbe essere affidata al guru rumeno Stelian Moculescu, campione d'Europa con i tedeschi del Friedrichshafen, capace quest'anno di eliminare proprio i veneti.
Nell'attesa, la Sisley asfalta Piacenza, che in gara 1 e 2 aveva avuto e sprecato qualche preziosa occasione per cambiare direzione alla finale ma ieri ha pagato caro in ricezione, non ha messo pressione al servizio, dopo l'1-0 non ci ha più creduto: limiti fatali contro una Treviso che, nei rari momenti in cui non comanda le danze, trova sempre il trucco vincente, un muro e una difesa, un ace, un colpo d'attacco. Peccato sia l'ora degli addii.