"La situazione in Russia spiega cosa è diventata la politica in tanti Paesi"

Il regista Olivier Assayas: "Con una trama così, non ho voluto romanzare troppo"

"La situazione in Russia spiega cosa è diventata la politica in tanti Paesi"
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da Venezia

Olivier Assayas, regista francese classe 1955, piace alternare nella sua filmografia opere che siano legati alla grande Storia. Proprio qui a Venezia nel 2012 ha presentato Qualcosa nell'aria sul Maggio francese del 1968 e ora torna in concorso con Il mago del Cremlino sull'ascesa politica di Putin. Ma, a diretta domanda in conferenza stampa, se oggi la Russia governa il mondo, Assayas risponde senza esitazione: "No! Anche se non abbiamo visto reazioni e risposte rilevanti a ciò che sta succedendo".

Come mai ha deciso di raccontare proprio Putin?

"Perché così ho avuto la possibilità di fare un film su ciò che la politica è diventata e sulla situazione pericolosa in cui tutti ci sentiamo di trovarci. Il film tratta della politica moderna e di come il male sia uscito dall'ascesa al potere di Vladimir Putin. Cosa che credo che si possa applicare a diversi altri leader mondiali".

Il mago del Cremlino è l'omonimo romanzo di Giuliano da Empoli, come avete lavorato all'adattamento?

"Giuliano è stato molto generoso perché ci ha lasciato fare quello che volevamo. Ma penso che alla fine il film sia molto vicino al romanzo. Poi, quando la sceneggiatura ha preso una direzione diversa, lo chiamavo perché lui validasse la scelta. Quando si tratta di politica puoi essere romanzesco ma alla sola condizione di essere preciso sui fatti".

Jude Law nel ruolo di Putin ha molto sorpreso.

"Volevo un attore capace di rendere tutte le sfaccettature del personaggio. Avevo bisogno di qualcuno che avesse quella forza e intelligenza e capacità straordinaria per potersi appropriare del personaggio senza somigliare per forza a Putin fisicamente ma intellettualmente e storicamente".

Mentre Alicia Vikander interpreta quasi l'unica donna della storia.

"Ksenia rappresenta una persona che protegge tenacemente la propria libertà dopo la disgregazione dell'Unione Sovietica. Lei è l'energia che c'era negli anni Novanta quando i giovani russi pensavano che avrebbero potuto cambiare il mondo cosa che poi è stata spazzata via. E questo spezza ancora di più il cuore".

Tra le musiche che ha scelto risuona anche Battiato.

"Volevo una colonna sonora con musica elettronica e sono un grande fan di Franco Battiato che credo che sia un genio".

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