Valeria Arnaldi
Slitta di un anno linaugurazione della nuova sede del mercato di Ponte Milvio - tra via Riano e via Torrita Tiberina - fissata dal Comune per giugno 2006, dopo quella parziale, che non ha, però, mai avuto luogo, a febbraio 2005. «Dovremmo essere in grado di consegnare gli stand ai rispettivi titolari a dicembre - dichiara Gabriele Ciullo dellassessorato capitolino al commercio -, bisognerà attendere più tempo, almeno fino a primavera 2007, invece, per la realizzazione del centro commerciale, che sarà parte della stessa struttura». Il ritardo nei lavori è evidente - è da poco iniziato lo scavo - così come evidenti sono i disagi di residenti e commercianti. La sede dello storico mercato rionale, infatti, proprio in nome della ricollocazione promessa dal Comune a partire dal 2000, è in stato di grave abbandono. «Poco più di una baraccopoli - lo definisce Mario Attorre del Comitato Cittadino del XX municipio -. In fondo lo è sempre stato. Ora, però, sembra essere diventato terra di conquista per i venditori abusivi, che con la loro merce, invadono ogni angolo della strada. Non cè più spazio per camminare». Preoccupati dal ritardo anche i venditori del mercato, che, a causa di traffico, sporcizia e problemi di sosta, vedono ridursi sensibilmente il numero dei clienti. «La ricollocazione era un impegno personale del sindaco Walter Veltroni - spiega Massimiliano Fasoli, presidente del XX municipio - e un motivo dorgoglio per lamministrazione. Cera bisogno di un intervento rapido, ma il cantiere procede ingiustificatamente a rilento. Lunico restyling concluso è stato quello di piazzale Ponte Milvio, una verniciatina che non soddisfa chi vi abita, perché non risolve nessuno dei tanti problemi del quartiere, e che sarebbe dovuta essere inserita nellambito di un più ampio progetto di riqualificazione che proprio dal mercato prendesse le mosse». Traffico e sosta restano ai primi posti nella graduatoria dei disagi che affliggono la zona. La mancanza di parcheggi, fa sì che chi deve andare a fare la spesa sia, spesso, costretto a lasciare la macchina in doppia o tripla fila, davanti ai camion-magazzino in cui i commercianti tengono la merce, arrivando spesso ad occupare larea antistante la fermata dellautobus e le strisce pedonali. Il conseguente restringimento della carreggiata è causa di veri e propri ingorghi in una strada ad alta densità di circolazione. Nel 2000, con apposita determinazione, il Comune fece effettuare i primi accertamenti in merito alla progettazione della nuova sede del mercato, il cui bando fu lanciato nel 2003. I lavori che, iniziati nel 2004, si sarebbero dovuti concludere entro due anni, prevedono la realizzazione di una struttura a più livelli, con un ampio parcheggio interrato, un mercato per 74 banchi e due piani con diversi esercizi commerciali. La «promessa» include anche un sistema per la raccolta differenziata dei rifiuti e luso di pannelli fotovoltaici per energia e insegne. Un centro ipermoderno, quindi, che non metterà, però, fine ai disagi.
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