da Milano
Entro il 10 novembre il presidente di Alitalia, Maurizio Prato, indicherà al governo il nuovo azionista per la compagnia, indicato come partner industriale. Lannuncio è stato fatto ieri dallo stesso Prato nel corso dellaudizione congiunta della commissione Trasporti e Attività produttive della Camera.
Prato ha smentito che sia stata già scelta la Air France, anche se le aperture del presidente di questa, Jean-Cyril Spinetta, lasciano intuire una situazione in rapida evoluzione. «Se avessimo già scelto il partner - ha dichiarato Prato in audizione - non sarei qui. Sono una persona corretta e non cè alcun pregiudizio di scelta e non ho ricevuto indicazioni o pressioni da parte del governo».
In lizza e ben intenzionata come Air France cè Lufthansa e qualcuno azzarda che potrebbe anche entrare in gioco attraverso unalleanza con la (ancora confusa, ma il cui scopo è quello di fare da «spalla italiana» a un operatore straniero) cordata di Antonio Baldassarre. Dal canto suo Lufthansa anche ieri sul Financial Times Deutschland ha ribadito che di essere interessata solo a una partnership «conveniente». Lad, Wolfgang Mayrhuber, ha dichiarato di non aver abbastanza elementi per giudicare se Alitalia abbia o no risolto i suoi problemi.
Quanto al piano industriale e al disimpegno da Malpensa, Prato ha deciso di temporeggiare, anche su pressione delle autorità lombarde: alla conferenza Iata di novembre per la stagione «summer 2008» tutti i collegamenti Alitalia a Malpensa saranno riconfermati, salvo rivedere i programmi in gennaio, quando lAlitalia avrà un nuovo padrone. Curiosamente la notizia non è stata data da Prato, ma dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, mentre il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, ha sottolineato la disponibilità dellAlitalia a rivedere il suo piano. La riduzione degli slot a Malpensa ha creato equivoci fin dallinizio: ma è sempre stato chiaro che il termine iniziale sarebbe stato laprile 2008, e tutti sanno che per quella data lAlitalia sarà stata acquistata o avrà portato i libri in tribunale.
Bonomi ha anche riferito di colloqui «fitti» con Ryanair, sui quali pesano tuttavia i programmi di rafforzamento della base di unaltra low-cost, Easy Jet. Va ricordato che il presidente della Lombardia, Formigoni, nei giorni scorsi ha avvertito: Guai se Malpensa diventa un aeroporto «low cost». Sul tema Malpensa, ieri Prato ha ammesso che il trasferimento di piloti e assistenti di volo da Roma pesa per 13 milioni allanno sul bilancio Alitalia (meno 0,25% ieri in Borsa).
Proseguono i contatti delladvisor Citi con i 6 interlocutori individuati: Air France, Lufthansa, Aeroflot, Air One, Tpg, e la cordata Antonio Baldassarre, che avrebbe già raccolto 1,05 miliardi, con lobiettivo di salire a 1,5.
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