Roma

Smantellata la centrale dei cd e dvd contraffatti

Smantellata la centrale dei cd e dvd contraffatti

Non solo a Napoli e in tutto il Sud. Anche nella capitale è sempre più facile comprare un cd musicale o un dvd contraffatti, contenenti l’ultimo disco di tendenza o il film che non si è riusciti a vedere nella stagione passata o addirittura una pellicola che è ancora in programma al cinema. La prova? Un’operazione condotta dal Nucleo Anti-Pirateria, diretta dal comandante della prima unità della polizia municipale, Carlo Buttarelli e durata quattro mesi (da marzo a luglio), che ha portato al sequestro di una grossa centrale di masterizzazione nelle vicinanze di Ponte di Nona e di un’ingente quantità di materiali: ben 13 masterizzatori, oltre ottomila fra dvd (il 40 per cento del totale) e cd contenenti file musicali (il 60 per cento), ma anche programmi per il computer, due stampanti e quattro pc.
«Mai fino a oggi - spiega Buttarelli - l’attività di controllo sul territorio aveva portato a un sequestro così cospicuo e alla scoperta di una vera e propria filiera produttiva clandestina nella capitale». Per arrivare a questi risultati si è partiti dall’osservazione, fatta attraverso pedinamenti e intercettazioni, dei venditori abusivi, i quali stazionano soprattutto nelle zone di viale Marconi, Parioli, via Libia, via Tuscolana e Anagnina. Da questa prima parte dell’indagine è emerso che chi vende compact disc falsi instaura con il cliente un rapporto di garanzia, che tende alla fidelizzazione, tanto che nei diversi posti ci sono sempre le stesse persone.
«Al di là della qualità del prodotto e del prezzo - continua Buttarelli - questo è uno degli elementi che attira il compratore, al quale spesso il venditore lascia anche il suo numero di telefono cellulare per poter essere rintracciato, in modo da poter cambiare il prodotto, se mai non funzionasse. Come accade, del resto, in un normale negozio».
Dai venditori si è poi risaliti ai livelli superiori, fino al deus ex machina di tutta la struttura: un ingegnere originario del Bangladesh, che parla quattro lingue e non è in regola con il permesso di soggiorno e che si presume abbia guadagnato dai 120mila ai 130mila euro all’anno. Ma quello su cui puntano la polizia municipale, assieme al presidente della Siae, Giorgio Assumma e Antonello Colosimo, vice alto commissario per la lotta alla contraffazione, è un deciso cambiamento di mentalità della gente. «Finché il comprare un cd falso sarà considerato cosa di poco conto e non un reato, quale effettivamente è - dice Colosimo - la lotta alla pirateria non sarà mai vinta».


Per combattere il fenomeno, la Siae sta elaborando un sistema di informazioni esteso a tutto il territorio nazionale, una sorta di banca dati: «le informazioni, trasmesse alla Guardia di Finanza nel rispetto della riservatezza - spiega Assumma - permetteranno degli interventi mirati grazie a un corredo di notizie non solamente utili, ma essenziali per riuscire a debellare questo trend».

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