Linnovation gallery (galleria dellinnovazione) dà la possibilità di vedere le tecnologie di punta di oggi e di domani sviluppate da Ibm. Una «passeggiata» scandita da alcune soluzioni già esistenti e da alcune da sviluppare per il futuro. System z10 è la piattaforma disegnata da Ibm per aumentare lefficienza dei data center, agevolando il passaggio ai nuovi data center «orientati ai servizi», che danno la possibilità, allinterno di unazienda, di condividere le stesse risorse It. La piattaforma consente di abbattere dell85% i costi energetici e lo spazio fisico occupato e di ridurre il numero delle licenze software necessarie.
Il risultato è un centro di elaborazione dati che gestisce lIt come un servizio e che utilizza un sistema basato sulle politiche aziendali, che ripartisce, gestisce e tiene traccia delle risorse It, impiegandole dove e quando è necessario. Dal punto di vista dell'infrastruttura Ibm iDataPlex è un nuovo sistema rack (l«armadio» a rastrelliera che contiene i dischi del data center) che, rispetto a quelli già esistenti, aumenta di più del doppio il numero di unità contenute da un singolo «armadio», utilizza il 40% in meno di energia elettrica accrescendo di 5 volte la potenza elaborativa. In più, offre la possibilità di applicare sul retro dellunità una parete per raffreddamento a liquido che permette al sistema di operare a temperatura ambiente, rendendo inutile ricorrere a un impianto di condizionamento dell'aria, con un drastico abbattimento dei costi.
Ibm lavora anche a livello di microprocessori. Il Cell Broadband Engine è in pratica un supercomputer - sviluppato da Sony, Toshiba e Ibm - racchiuso in un chip con una potenza di calcolo superiore ai 250 Gigaflop. Con i suoi 8 processori, è in grado di ottenere performance da 10 a 50 volte più elevate dei processori dual core per PC. La sua prima applicazione è quella nellintrattenimento con la Playstation 3 e più in generale nelle nuove applicazioni digitali per la casa. Assicura infatti un realismo dei videogiochi pari a quello dei film e dà ai giocatori la possibilità di collegarsi alla rete e giocare ai più sofisticati videogiochi in rete che prevedono più sfidanti. Per il futuro Ibm, con altri operatori, sta sviluppando un nuovo sistema di conversione dei wafer di silicio (il wafer è la forma che assume il silicio per essere utilizzato, simile al biscotto appunto) di scarto da produzione in una forma utilizzabile per la produzione di componenti dei pannelli solari a base di silicio.
La tecnica di riciclaggio e di recupero dei wafer riduce tra 5 e 12 le 21 fasi ad alto consumo energetico, tipiche di altri metodi di recupero. Con una conseguente riduzione delle emissioni inquinanti prodotte, in linea con le politiche di Green It portate avanti da Ibm.
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