Smirne, culla degli dei Storie, sapori e piaceri della città «infedele»

Un long weekend sulle sponde dell'Egeo, unendo archeologia e cucina E la grande comodità di un nuovo volo diretto da Milano e Roma

Baciata dal sole e dagli dei, distesa tra il luccichio del suo profondo golfo e il verde delle montagne, Smirne, oggi Izmir, continua a esercitare il suo fascino antico. Nacque dal colpo di fulmine di un'amazzone trafitta dalla bellezza egea del luogo tanto che gli diede il suo nome «Smyrna». Forse città natale di Omero, vanta millenni di storia in un continuo succedersi di Ittiti, Greci, Romani, Bizantini e Ottomani.

La «bella Izmir» o anche «Izmir l'infedele», come la definì Erdogan per via del suo disinvolto stile laico, è una città giovane, cosmopolita, tollerante e vivace: 4 milioni di abitanti di cui il 43% con meno di 30 anni, 9 università, molti studenti stranieri, locali e ristorantini affollati fino a tardi nello storico quartiere Alsancak. Sul lungomare (40 km di costa di cui il 90% è pedonabile) si gira in bicicletta (sono 20 i punti di bike sharing in città), si corre o si passeggia. Con un'unica tessera, la Zmirim Kart, si possono usare mezzi pubblici, traghetti e bici.

Izmir non abbandona mai la sua gioia di vivere. E' un vero trionfo il pesce esposto al bazar di Kemeralti, ombreggiato da tende, dove è imperdibile una sosta a base di caffè turco, da sorseggiare piano piano. Vicino l'Agorà, fondata da Alessandro Magno, dove si trova anche un caratteristico cimitero ottomano. Il cuore è piazza Konak con i suoi simboli: la Moschea Yali, la Torre dell'orologio e la statua di Hasan Tahsin, patriota. E i suoi protagonisti occasionali: una ragazza con il megafono che protesta in curdo osservata dai poliziotti, mentre il muezzin chiama alla preghiera e qualche coppia si tiene mano nella mano.

La città è un'ottima base per visitare siti archeologici e spiagge da cartolina, anche per un long weekend di fine estate. Grazie a Sunexpress, compagnia aerea joint venture di Lufthansa e Turkish Airline, Izmir oggi si raggiunge con un volo diretto (solo due ore e 45 minuti) in partenza il lunedì e il venerdì da Milano Malpensa e Roma Fiumicino (tariffe da 59, 99 euro a tratta, www.sunexpress.com).

Archeologia mozzafiato a Efeso, città portuale ellenistica che raggiunse il massimo splendore in epoca romana, con il tempio di Artemide (tra le 7 meraviglie del mondo antico), la Biblioteca di Celso, il teatro dove San Paolo predicò per la prima volta agli Efesini. La via del porto, sempre illuminata durante la notte con lanterne a olio, e scolpita sulla strada l'indicazione per il «lupanare» con tanto di bigliettino a indicare che il servizio era a pagamento. Da non perdere il museo archeologico di Efeso a Selçuk e, per il suo alone mistico, quella che si dice fosse stata la casa della Vergine Maria. Pittoresco il villaggio di Sirince, tra bancarelle e caffè, meta fuoriporta degli abitanti di Izmir.

Meno affollata ma non meno emozionante Pergamo, a cominciare dalla città bassa Bergama, con piazzette ombreggiate da immensi platani che gareggiano (ma perdono in altezza) con i minareti, dove si beve tè rosso, vicoli colorati di tappeti sui quali si affacciano barbieri e botteghe. Una cabinovia porta all'acropoli, con il teatro verticale «strappato» alla montagna che aveva il palco in legno, lo spazio vuoto che ospitava il famoso altare oggi a Berlino e i resti di una biblioteca che custodiva 200.000 volumi e «impaurì» gli egizi, timorosi che potesse oscurare Alessandria, tanto da indurli a interrompere l'esportazione di papiri (e determinando così la scoperta da parte degli abitanti della pergamena).

A «Les Pergamon» (www.lespergamon.com), boutique hotel con ristorante, ottima la cucina con scelta di borek (pasta sfoglia ripiena di formaggio, spinaci o carne), kofte (polpette), manti (ravioli), il tutto innaffiato da fresca Efes, la birra locale. Ma anche il vino non scherza: nelle modernissime cantine Urla a pochi km da Izmir (www.urlasarapcilik.com.tr) si valorizza l'antico vitigno autoctono Urla.

Imperdibile anche il complesso di Esculapio (che diede i natali a Galeno) dove si curavano le malattie mentali attraverso la lettura dei testi sacri, il teatro, l'immersione in acqua e la persuasione.

E poi c'è il mare: la provincia di Izmir ha 600 km di costa e su ben 36 spiagge sventola la Bandiera Blu. Pacchetti: www.turbanitalia.it; info: www.izka.org.tr/it/, www.turchia.it.

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