Antonio Ruzzo
Nessuna speculazione, lallarme esiste. Linquinamento è un pericolo reale e provoca danni a cuore e polmoni di chi vive nelle città inquinate, senza eccezioni. «Certo, laggressione è direttamente proporzionale alla dose di inquinanti che si respira e al tempo in cui si resta esposti - spiega il dottor Vincenzo Patruno del reparto di riabilitazione respiratoria dellospedale Santa Marta di Rivolta dAdda -. Comunque vivere in un ambiente inquinato è oggettivamente un rischio che si moltiplica per chi soffre di patologie respiratorie, per i cardiopatici o per i soggetti allergici».
Di smog a Milano se ne respira parecchio. Città inquinata, lo confermano le centraline dellArpa che non fanno sconti e registrano quotidianamente valori delle polveri oltre i limiti previsti: «Smog di Londra», cioè i composti dello zolfo legati perlopiù agli scarichi industriali e «Smog di Los Angeles» cioè ossidi di azoto, di ozono e idrocarburi provocati dal traffico delle auto. Qualche mese fa in un convegno sulla qualità dellaria che si è tenuto in città uno studio medico ha spiegato quali possono essere gli effetti dellinquinamento su chi vive nelle diverse zone della città. È stato presentato un monitoraggio dei soggetti che vengono seguiti dalle Asl perché gravemente asmatici o perché sottoposti ad ossigenoterapia. Nella mappa i casi erano segnalati con dei puntini rossi che, sovrapposti alle zone della città, si localizzavano esattamente nelle vie più trafficate e cioè in prossimità di circonvallazioni, svincoli di tangenziali e strade interne più battute». Il traffico e gli scarichi delle auto quindi incidono in maniera sensibile sulla qualità di vita di chi vive in città. Un esempio per rendersene conto. «Nel 2001 su Jama, una importante rivista che pubblica studi medici - spiega Patruno - è stato monitorato leffetto delle polveri su un gruppo di cittadini di Atlanta prima, durante e dopo le olimpiadi. Nei 20 giorni dei Giochi, quando la città era praticamente off-limits alle auto, gli interventi di emergenza legati a patologie respiratorie diminuirono del 41 per cento, le richieste di intervento pediatriche dell11 per cento e i ricoveri del 19 per cento». Quindi per chi passa molte ore della sua giornata allaperto, si muove in bicicletta oppure fa sport i rischi sono maggiori? «Gli effetti dellinquinamento su chi è più esposto o fa attività fisica allaperto sono diversi - spiega Partuno -. Si va dai problemi respiratori a quelli cardiovascolari alle irritazioni che possono, ad esempio riguardare, gli occhi. Non esistono studi che possano stabilire con precisione se sia meglio, ad esempio, fare sport in un ambiente chiuso o allesterno. Partendo però dal presupposto che lattività fisica è fondamentale per il benessere di una persona credo di poter dire che linquinamento non annulla i benefici dellattività sportiva allaperto. Certo stiamo parlando di persone sane.
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