L’Unione europea punisce gli Stati che non fanno abbastanza per rispettare i limiti sulla diffusione delle polveri sottili, e fra questi non c’è l’Italia. Lo si è appreso da una nota diffusa ieri da Bruxelles e riportata dalla Regione. È il presidente della Regione Roberto Formigoni che ha voluto renderlo noto, evidenziando il fatto che non ci sia alcuna sanzione per l’Italia, e dunque per Milano. La Commissione europea ha deciso ieri di dare corso alla procedura di infrazione nei confronti di cinque Stati membri per mancato rispetto delle norme dell’Ue in materia di qualità dell’aria e polveri sottili. Per il Pm10 la Slovenia e la Svezia sono state deferite alla Corte di Giustizia della Ue; Cipro, Portogallo e Spagna hanno ricevuto ammonimenti scritti, sempre a riguardo delle polveri sottili; la Bulgaria invece è destinataria di un ultimo avvertimento scritto per mancato rispetto degli obblighi riguardanti l’anidride solforosa. «Come si vede con tutta evidenza - sottolinea il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni - tra i destinatari delle sanzioni europee non vi è l’Italia né, men che meno, la Lombardia. Basta questo inequivocabile dato di fatto a smentire quanti avevano preannunciato sanzioni gravi e, anzi, lavorato perché fossero comminate, senza peraltro esserci riusciti».
«Del resto più volte - prosegue Formigoni- la Commissione Europea aveva apprezzato l’impegno di Regione Lombardia nel contrasto all’inquinamento atmosferico attraverso una legge organica sull’aria e un’articolata politica di limitazioni del traffico, promozione di combustibili meno inquinanti e incentivi alla diffusione di veicoli e caldaie a bassa emissione. È la strada giusta, che ha dato già significativi risultati nonostante le caratteristiche morfologiche sfavorevoli della Pianura Padana, e che continueremo a percorrere con decisione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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