TriesteIl governatore, una donna che gli sta a cuore e lex amica di lei, un tempo molto legate, che si vendica scatenando unossessionante campagna di molestie attraverso sms, messaggi di posta elettronica e Facebook. La faccenda scatena i pettegolezzi ed i pruriti degli avversari politici in Friuli-Venezia Giulia. Alla fine balza agli onori delle cronache grazie ad un esposto per stalking, come ha rivelato ieri il Messaggero Veneto, quotidiano locale. S., la donna affettivamente legata al presidente della Regione, Renzo Tondo, di centrodestra, si è rivolta alla polizia per fermare lex amica diventata unossessione.
Unaltra storia di faccende private e sentimentali diventata pubblica, con Tondo che ribadisce al Giornale: «Io sono la vittima. Si tratta di questioni private che non hanno nulla a che fare con la politica». M. non si è solo scatenata contro lex amica del cuore, ma ha lanciato insinuazioni sulla sua presenza ad incontri, uscite pubbliche e viaggi istituzionali assieme a Tondo. Per chi conosce il carnico presidente della Regione, suona molto strano. «Figuriamoci se utilizzo la macchina di rappresentanza per andare in giro con unamica o le missioni istituzionali per dei viaggetti assieme», sbotta Tondo.
Tutto inizia la scorsa primavera. «Mi accompagno ad una persona che non è mia moglie avendo chiarito la situazione con la famiglia. Questa donna per mesi subisce un pesante stalking da parte di una sua ex amica» spiega il presidente. M. comincia a tempestare S. di telefonate, anche nel cuore della notte, e la travolge di sms e messaggi di posta elettronica talvolta insultanti ed in altri casi minacciosi o ricattatori. Una molestia continua «con una significativa intensificazione a partire da aprile 2010 e una successiva recrudescenza in termini di numero e contenuto dal mese di settembre». Lo scrive il questore di Trieste, Giuseppe Padulano, che ammonisce la donna accusata di stalking. Secondo le dichiarazioni della vittima, rese note dal Messaggero Veneto, i comportamenti dellex amica «consistono in innumerevoli telefonate, nellinvio di decine e decine di sms dai contenuti ingiuriosi, minacciosi, intimidatori e ricattatori, in messaggi di posta elettronica nonché nella minaccia di pubblicare su Facebook immagini e notizie di carattere privato, riguardanti anche altri componenti del suo nucleo familiare e non».
Sul social network M. mostra delle foto discinte di S. e lancia insinuazioni, senza riscontri concreti, sulla presenza dellex amica ad appuntamenti pubblici e viaggi istituzionali di Tondo chiedendosi «chi ha pagato?». Parla di una missione in Sicilia, ma Tondo smentisce seccamente: «Come commissario delle Autovie Venete per la terza corsia ho rinunciato ad un compenso di 300mila euro lanno per far risparmiare i cittadini.
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