Il soccorso in mare bloccato da una firma

Tutto è pronto per il nuovo servizio di soccorso in mare dei Vigili del Fuoco a Lavagna, Chiavari e Sestri Levante, con un presidio di due uomini muniti di un gommone e una moto d'acqua, ma l'iniziativa non parte nonostante l'accordo raggiunto tra il Comando provinciale del corpo e le tre amministrazioni comunali. I turisti che affollano in queste settimane il Golfo del Tigullio, denuncia la Cgil, devono perciò fare a meno «di un importante servizio aggiuntivo di tutela della salute e della sicurezza».
I Vigili del Fuoco sono pronti per dare vita al presidio, che verrebbe sistemato nel porto turistico di Lavagna, in un locale ceduto in comodato gratuito dall'amministrazione, ma per partire manca ancora la chiamata del Comune per la firma della convenzione, pronta da oltre due settimane.
Il sindacato ha scritto ai Comuni interessati per chiedere il motivo del ritardo della stipula dell'accordo e attende una risposta. La convenzione impegna i Comuni a versare poco più di 7000 euro l'anno per l'erogazione del servizio e i Vigili del Fuoco si impegnano a garantire il presidio tutti i fine settimana, con una eccezione ad agosto, quando la presenza sarà garantita in modo continuato per i primi 18-20 giorni. In mare i pompieri mettono un vigile sommozzatore e un vigile esperto in soccorso acquatico di superficie, una sorta di «super bagnino» che nasce da una specializzazione recente nata all'interno del corpo.


Il Comando della Capitaneria di Porto di Genova è stato informato con una comunicazione scritta, come prevede la convenzione nazionale firmata dai due corpi lo scorso maggio a Roma e ha preso atto dell'iniziativa. Quando tutto sembrava a posto e le parti si accingevano a siglare l'accordo, la firma è però stata rinviata dalle amministrazioni comunali.

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