Société Générale si difenderà da class action

da Parigi

Société Générale è pronta a difendersi contro la class action intentata da un gruppo di azionisti Usa che hanno accusato l’istituto di aver ingannato i mercati sulle sue esposizioni ai mutui subprime. «SocGen intende difendersi energicamente contro queste accuse», ha annunciato la banca in una nota, precisando di aver ingaggiato gli studi legali Skadden, Arps, Slate, Meagher & Flom per la difesa. Secondo gli investitori Usa, che si sono rivolti allo studio Cohen Milstein Hausfeld & Toll di New York, la banca non avrebbe agito tempestivamente dopo aver scoperto le operazioni illecite del trader Jerome Kerviel che hanno causato perdite per 4,9 miliardi di euro. Ben altra è la cifra, 300mila euro, che SocGen dovrà pagare per il mancato rispetto delle regole deontologiche contro l’insider trading. A renderlo noto è stata l’Amf, la Consob francese, precisando che l’inchiesta era stata avviata nel 2004 e riguardava larghe acquisizioni da parte di Amber Fund, un fondo controllato all’epoca dalla banca.

SocGen era sospettata di aver fornito ad Amber «informazioni privilegiate» che avrebbero spinto il fondo a procedere alle acquisizioni. L’Amf ha fatto sapere di non aver trovato prove di insider trading, ma ha rilevato che la banca non è stata capace di identificare un potenziale conflitto di interessi.

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