Allarme femminicidi: 44 dall’inizio dell’anno. Ma i delitti sono in calo

In generale sono stati 224 gli omicidi commessi tra il primo gennaio e il 30 settembre di quest’anno: il 12% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando erano stati 255

 Allarme femminicidi: 44 dall’inizio dell’anno. Ma i delitti sono in calo
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In calo i femminicidi nei primi nove mesi del 2025. A quanto emerge dal report di ottobre della direzione centrale della Polizia criminale, diffuso dal Viminale, in particolare, gli omicidi commessi tra il primo gennaio e il 30 settembre di quest'anno dal partner o da un ex partner scendono a 53 (-4%) rispetto ai 55 dello stesso periodo del 2024, mentre le relative vittime di genere femminile da 48 passano a 44 (-8%). In calo anche i delitti commessi in ambito familiare/ affettivo, sia nel numero di eventi dai 122 dei primi 9 mesi del 2024 scendono a 98 (-20%) - sia nel numero delle vittime di genere femminile, che da 79 passano a 60 (-24%).

Sui femminicidi «le nostre leggi sono le più severe al mondo. Ma sono d’accordo che bisogna agire sulla prevenzione ». Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio: «Il femminicidio va affrontato nella dimensione culturale, non propagandistica» ha aggiunto.

In generale sono stati 224 gli omicidi commessi tra il primo gennaio e il 30 settembre di quest’anno: il 12% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando erano stati 255. Il dato emerge dall’analisi di tutte le informazioni delle interforze acquisiti dalla banca dati delle forze di polizia, che vengono confrontati con le informazioni che pervengono dai presidi territoriali di Polizia di Stato e Arma dei carabinieri.

I numeri arrivano mentre è aperta la ferita per la mosrte di Pamela Genini, uccisa con 30 coltellate dal suo quasi ex fidanzato Gianluca Soncin. Oggi si a Milano ci sarà una fiaccolata in sua memoria e per «l’ennesimo femminicidio che si compie da parte di maschi che non si rassegnano alla possibilità che un rapporto possa finire».

Gli abitanti e i commercianti del quartiere milanese Gorla, dove la 29enne viveva ed è stata uccisa, si raduneranno alle 17,30 ai giardinetti di via Iglesias. Un'iniziativa promossa anche sui canali social del movimento Non una di meno . «Per Pamela. Per tutte noi» si legge. «Per non dire mai più 'non una di meno'. Ci vogliamo vive». Un presidio nella zona era stato organizzato anche lo scorso giovedì pomeriggio, a due giorni dall'omicidio della donna.

Intanto gli inquirenti indagano su una dichiarazione rilasciata dalla ragazza un anno fa e registrata in un referto medico dopo le botte: la ragazza aveva manifestato la sua paura di essere uccisa, ma alla frase non era seguito nessun codice rosso.

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