“No ai chatbot woke”. Trump a gamba tesa anche sull’AI

Il presidente americano è pronto a vietare assistenti di intelligenza artificiale iper-inclusivi e schierati politicamente a sinistra

“No ai chatbot woke”. Trump a gamba tesa anche sull’AI
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Donald Trump vs woke, la battaglia continua. Sin dal giorno del suo insediamento alla Casa Bianca, il presidente americano ha dichiarato guerra alla cultura del risveglio con una raffica di ordini esecutivi. Ora nel mirino del tycoon è finita anche l’intelligenza artificiale: secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Trump è pronto a stroncare tutti i chatbot woke, fondati sulla politica iper-inclusiva di sinistra.

La Casa Bianca sta preparando un ordine esecutivo che vieterebbe alle aziende tech di stipulare contratti governativi se la loro AI non è “politicamente neutrale”. Una mossa legata indissolubilmente a quanto registrato negli ultimi mesi, con gli errori grossolani commessi dai giganti della tecnologia nel tentativo di perfezionare i propri strumenti di intelligenza artificiale.

L'anno scorso il chatbot Gemini di Google ha scatenato un’ondata di proteste dopo aver generato immagini di nazisti di diverse etnie e altre immagini storicamente inaccurate, come quelle dei padri fondatori degli Stati Uniti neri. Google è stata costretta a sospendere il lancio della sua app di generazione di immagini per contenere il problema. Un chatbot di Meta, proprietario di Facebook, ha generato immagini storiche in salsa woke simili.

Episodi emersi in seguito ai tentativi delle aziende di infondere diversità nei loro strumenti. Ma gli esperti del settore hanno già chiarito in più di un’occasione che i prodotti di AI rischiano di amplificare i pregiudizi dei loro creatori. Il dossier è finito tra le mani di David Sacks e Sriram Krishnan, consulenti di Trump per l’intelligenza artificiale.

Il dibattito in realtà è più ampio. I repubblicani da anni si stanno scagliando contro la linea iper-progressiste della Silicon Valley. Entrando nel dettaglio, accusano le società e di penalizzare ingiustamente i conservatori con la censura e un fact-checking unilaterale. Ora i chatbot di IA rappresentano un nuovo bersaglio.

Nel 2024 Elon Musk, la cui xAI ha sviluppato il chatbot “anti-woke” Grok, ha dichiarato: “Molte delle AI che vengono addestrate nella Bay Area di San Francisco, adottano la filosofia delle persone che le circondano. Quindi abbiamo una filosofia woke, nichilista – a mio parere – che viene incorporata in queste AI”.

Musk ha persino criticato il suo Grok, accusandolo di essere eccessivamente di parte. Il mese scorso, ha risposto a un utente su X che sosteneva che Grok fosse "manipolato da un indottrinamento di sinistra", promettendo di correggere il bot.

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