
C’è grande curiosità per il nuovo capitolo della saga di James Bond che sarà diretto da Denis Villeneuve, ma lo 007 più famoso di sempre deve fare i conti con la religione woke. Sì, perché gli accademici dell’Università di Portsmouth hanno denunciato oltre 50 titoli “problematici” per la presenza di “razzismo e xenofobia”. Di questo folle elenco fa parte anche “Dr. No”, un grande classico di Ian Fleming.
Sesto romanzo della saga di James Bond, “Dr. No” racconta la storia dell'indagine dello 007 sulla scomparsa di due colleghi dell'MI6 in Giamaica. Il villain è lo scienziato pazzo sino-tedesco Dr. Julius No, che gestisce una miniera di guano dall'isola immaginaria di Crab Key. Con tenaglie d'acciaio al posto delle mani, il malvagio dottore venne immortalato nel primo film della saga di Bond con Sean Connery nel 1962, usando lo stesso titolo del romanzo di Fleming.
Ma gli accademici dell’Università di Portsmouth hanno stroncato la rappresentazione perché contiene episodi di “razzismo e xenofobia”. Ecco dunque l’immarcescibile trigger warning, tra i simboli della cultura del risveglio. "Nota bene: i film e i romanzi di James Bond sono popolari ancora oggi, ma contengono molti argomenti problematici come razzismo, misoginia e xenofobia. Discuteremo i problemi di questo testo in tutti i nostri seminari” il messaggio destinato agli studenti.
Il professor Dennis Hayes, direttore del gruppo Academics For Academic Freedom, ha stroncato l’iniziativa: "Mettere dei trigger warning su James Bond è una delle cose più stupide che abbia mai sentito – riporta il Telegraph – I romanzi sono thriller avvincenti e ben scritti, ma i guastafeste accademici si concentrano solo sulle questioni politiche. Spero che anche i tutor dei seminari celebrino il meglio di Bond. Gli studenti non sono bambini e possono constatare di persona gli atteggiamenti 'obsoleti' nelle opere che leggono. Gli accademici dovrebbero smetterla di comportarsi come genitori paternalistici”.
Ma non è tutto: James Bond deve fare i conti anche con la privazione delle armi. Lo 007 è stato “disarmato” da Amazon, scatenando la veemente reazione dei fan della saga. Il materiale promozionale del franchise vede l’agente segreto più famoso del cinema senza la sua celebre Walther PPK. Dal già citato “Dr. No” a “GoldenEye”, passando per il recente “Spectre”, Bond è stato “ripulito”: la pistola è scomparsa del tutto.
Sui social si sono moltiplicate le accuse di censura e di eccesso di politicamente corretto. Tranchant lo scrittore Scott McCrea, che ha parlato apertamente di “vandalismo culturale”.