Una relazione a senso unico

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Una relazione a senso unico
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Cara Valeria, racconto la mia storia per sfogarmi un po’. Separato io, separata lei, tradita dal marito, con un figlio di anni 7. Ci conosciamo per motivi di lavoro. Stesso lavoro ma diverse società. A volte le passo parte del mio operato che fa suo prendendosene i meriti. Usciamo qualche volta ed è subito feeling. Finiamo a letto per due giorni si fa l’amore di continuo. Parte per andare a trovare i genitori. Al ritorno dice che è stato un errore. Mi parla del suo ex marito che in casa non ha mai fatto nulla, che non le ha mai fatto un regalo, che io sono diverso la faccio sentire una principessa ma è troppo scottata e non se la sente. Per 7 anni la coccolo in tutti i modi, fiori, completini, lettere d’amore, molti regali, anche costosi, cerco di fare cose da favola. Tanti regali anche al figlio. Le «uscite» di sera nei migliori ristoranti anche stellati, pagati sempre e solo da me (anche per il figlio). Mi chiede un’enormità di favori, sempre accontentata. Nonché la spesa ogni sabato. Ma lei nulla, non parla mai di noi, quasi si nasconde, la sua priorità è suo figlio, il sesso dopo quelle prime due volte nulla più. Se solo accenno quello che faccio per lei e per il figlio, mi dice che le rinfaccio le cose. Muore suo padre, le sto vicino. Muore mia mamma ma lei non viene al funerale. Torno le dico che il momento è difficile, mi scrive buon rientro con una faccina sorridente. Da allora, cioè da gennaio, non le scrivo più. Per Pasqua le invio degli auguri formali a cui risponde, mando un uovo di Pasqua gigante al figlio ora 14enne neanche un grazie. Mai più farò un passo per avvicinarmi a lei, ma qualora tornasse ci andrei di nuovo sotto. Avrei voglia di vendicarmi e sco...rle tutte ma non sono il tipo.
P.P.



Paga tutto, non fa sesso e si sente frustrato: ma lei è sposato! Ed è in uno dei peggiori matrimoni della storia. Nella sua lettera, che ho dovuto crudelmente recidere, in effetti ribadisce parecchio le circostanze e l’entità delle spese sostenute, quindi non mi stupisce che la sua compagna le rinfacci i rinfacci. Ma tolta questa piccola, arrabbiata caduta di stile, trovo non ci sia un motivo al mondo per cui lei debba rimanere in questa storia, che non possiamo certo definire relazione, completamente scentrata.

Fa la spesa per tutti, paga la cena a tutti, fa shopping per tutti e nemmeno ha una vita sessuale, o un universo emotivo gratificante, ma se ne vada! La sua compagna avrà i suoi traumi pregressi ma nei suoi confronti è solo una vampira. Non lo vede? È finito nella replica del suo primo matrimonio senza nemmeno l’affetto del suo primo matrimonio.

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