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“Non posso condividere…”. Anche Boldrini si smarca da Francesca Albanese

L'onorevole del Partito democratico ha pubblicamente criticato le parole della relatrice speciale Onu sull'assalto a La Stampa

“Non posso condividere…”. Anche Boldrini si smarca da Francesca Albanese
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Il Partito democratico, dopo settimane di infatuazione per Francesca Albanese, inizia a prenderne le distanze anche pubblicamente. L'ultima in ordine di tempo è Laura Boldrini, una delle più passionali esponenti del partito guidato da Elly Schlein, che in una conferenza stampa organizzata dal Pd alla Camera si è dissociata da quanto detto in merito all'assalto condotto contro la redazione de La Stampa di Torino. I protagonisti sono stati gli antagonisti che, in base alle indagini finora condotte, e anche alla rivendicazione social, sono riconducibili al centro sociale Askatasuna.

"Io penso che Albanese abbia fatto un grande lavoro come relatrice speciale, ma non posso condividere quello che ha detto. L'affermazione sull'attacco alla redazione della Stampa non la condivido e ritengo che sia sbagliata. Un attacco va condannato, punto. Senza se e senza ma", ha dichiarato Boldrini. Le parole contestate di Albanese sono quelle all'indomani del barbaro assalto alla redazione torinese quando la relatrice speciale ha dichiarato di condannare il gesto, aggiungendo che però questo "deve essere anche un monito alla stampa per tornare a fare il proprio lavoro, per riportare i fatti al centro del nuovo lavoro e, se riuscissero a permetterselo, anche un minimo di analisi e contestualizzazione".

Boldrini non è la sola ad aver contestato pubblicamente le parole di Albanese, perché nelle ore precedenti era stato anche l'eurodeputato Stefano Bonaccini a esternare le stesse critiche, sottolineando che "se si condanna, si condanna quelli che hanno fatto quell'azione violenta e di aggressione senza se e senza ma". Chi aggrediva, ha aggiunto, "le redazioni della stampa erano i fascisti. Ai sedicenti protestatari di sinistra vorrei dire che il peggior aiuto alla causa palestinese lo si fa con azioni fasciste".

Le parole di Albanese su La Stampa fanno il paio con tutto quanto detto in questi mesi, che ha spinto molte amministrazioni comunali di sinistra a interrompere l'iter di concessione della cittadinanza onoraria, che era iniziato nei mesi in cui Albanese sembrava dovesse essere il nuovo punto di riferimento ideologico della sinistra.

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