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Putin riceve Witkoff e attacca l'Europa. Il Cremlino: "D'accordo solo con parte del piano Usa"

Il presidente Russo: "Se l'Ue vuole la guerra siamo pronti". I timori di Zelensky: "Gli Stati Uniti potrebbero perdere interesse nei negoziaoti"

Putin riceve Witkoff e attacca l'Europa. Il Cremlino: "D'accordo solo con parte del piano Usa"
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Dall’Italia all’Europa, fino al fronte russo-ucraino: tra proroga degli aiuti militari a Kiev, lo stop della Bce al prestito

basato su asset russi, nuovi sostegni svedesi e manovre diplomatiche Usa-Russia. In serata Putin attacca l'Europa: "Se vuole la guerra siamo pronti". Poi vede Witkoff e Kusher, che nelle prossime ore vedranno anche Zelensky

Cremlino; "D'accordo solo con parte del piano americano"

I colloqui al Cremlino, sono stati "utili e costruttivi", ma il presidente russo Vladimir Putin ha detto agli interlocutori americani che la Russia potrebbe concordare con "qualcosa" nel piano degli Stati Uniti per l'Ucraina, mentre "qualcosa suscita la critica da parte della parte russa". Lo ha detto il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, citato da Ria Novost, aggiungendo che i hanno discusso le prospettive di una soluzione pacifica a lungo termine in Ucraina durante i colloqui al Cremlino.  “La cosa più importante, vorrei sottolineare ancora una volta, è che le parti hanno dichiarato la loro disponibilità a continuare a lavorare insieme per raggiungere una soluzione pacifica e duratura in Ucraina”, ha detto Ushakov.

Kiev: "Significativamente migliorata la posizione a Kupiansk"

 "Ho avuto una conversazione importante con lo staff di comando del gruppo di ricerca e attacco", con il quale "abbiamo discusso l'attuazione di misure per stabilizzare la situazione nell'area di Kupjansk" e i rapporti sulla situazione operativa "sono incoraggianti": "Le nostre unità sono riuscite a migliorare significativamente la posizione tattica direttamente in città, le vie di infiltrazione dei gruppi nemici di sabotaggio e ricognizione sono bloccate". Lo ha dichiarato il comandante in capo delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, su Facebook.

Crosetto,Kiev non potrà sopportare più guerra,puntiamo alla pace

"L'Ucraina deve tenere conto del fatto che stiamo parlando della loro nazione. Deve tenere conto del fatto che sono morti oltre 700.000 ucraini per difendere la loro nazione. Ci sarà il punto in cui l'Ucraina non potrà più sopportare questa guerra continua per cui necessariamente dobbiamo fare in modo che si arrivi alla pace. È un'altra cosa che dico da tre anni ma una sola persona l'ha impedita finora, Putin". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto rispondendo al Tg5 in merito al piano di pace nel conflitto russo-ucraino. 

Zelensky: "Temo che Usa perdano interesse nei negoziati"

Volodymyr Zelensky ha affermato che la rapidità dei colloqui di pace e l'interesse degli Stati Uniti nel trovare una soluzione sono motivo di ottimismo, ma teme che gli Stati Uniti possano perdere interesse negli sforzi di pace. Lo riferisce il Guardian. Alla domanda se temesse che gli Stati Uniti potessero perdere interesse nel processo, Zelensky ha risposto: "Sì, temo di sì. Se qualcuno dei nostri alleati è stanco, temo di sì". "L'obiettivo della Russia è quello di far perdere interesse all'America in questa situazione", ha affermato.

Fonte ucraina: possibili colloqui Kiev-Usa a Bruxelles

Un alto funzionario ucraino ha detto all'Afp che un eventuale incontro tra una delegazione ucraina e l'inviato Usa Steve Witkoff e il genero del presidente americano Donald Trump, Jared Kushner, potrebbe svolgersi domani e che i colloqui potrebbero avere luogo a Bruxelles ma che "non c'è ancora nessun accordo chiaro" sul possibile incontro. "La parte ucraina non lo esclude ed è pronta", ha detto la fonte ucraina all'Afp.

Trump: "Spero di risolvere la guerra in Ucraina, i nostri sono a Mosca"

"Ho risolto otto guerre, spero di risolverne una nona". Lo ha detto Donald Trump riferendosi alla guerra fra Ucraina e Russia. "I nostri sono in Russia in questo momento per cercare una soluzione", ha aggiunto Trump.

Cominciato l'incontro tra Putin, Witkoff e Kushner a Mosca

E' cominciato al Cremlino l'incontro del presidente russo Vladimir Putin con gli inviati americani Steve Witkoff e Jared Kuishner. Lo riferisce la Tass. Putin è affiancato dal suo consigliere per la politica estera, Yuri Ushakov, e da Kirill Dmitriev, il suo rappresentante speciale per la cooperazione economica e gli investimenti con i Paesi stranieri.

Putin: "Pirateria di Kiev, potremmo colpire navi di altri Paesi"

Se le forze di Kiev continueranno ad attaccare petroliere e altre navi nel Mar Nero, la Russia si riserva il diritto di adottare "misure di rappresaglia contro le navi di quei Paesi che assistono l'Ucraina nel compiere queste e operazioni e azioni di pirateria". Lo ha affermato il presidente Vladimir Putin, citato da Ria Novosti. Il leader del Cremlino, citato da Interfax, ha aggiunto di augurarsi che "Kiev e coloro che stanno dietro, prenderanno in considerazione se vale la pena di continuare ad attaccare le navi nel Mar Nero".

Putin: "Conquista di Pokrovsk ha un significato speciale"

Parlando con i giornalisti, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che le truppe di Mosca hanno preso il controllo della città di Pokrovsk, nell'Ucraina orientale. Ha detto che questo ha “un significato speciale” perché “da questa base, da questo settore, l'esercito russo può facilmente avanzare in qualsiasi direzione che lo Stato Maggiore ritenga più promettente”. Putin ha quindi invitato i giornalisti stranieri a visitare Pokrovsk.

Putin: "Se Kiev attacca ancora navi, la isoleremo dal mare"

Se le forze di Kiev continueranno ad attaccare petroliere ed altre navi nel Mar Nero, la Russia risponderà nel modo più radicale, isolando l'Ucraina dal mare. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Putin: "Europa ostacola processo di pace di Trump"

L'Europa sta ostacolando il processo di pace di Trump, è a questo che mirano tutte le sue proposte. Lo ha detto il presidente della Russia Vladimir Putin, come riporta l'agenzia Tass. "I paesi europei si sono ritirati da questo processo di pace – in primo luogo", ha affermato Putin, "in secondo luogo, vedendo che non apprezzano i risultati di ciò che sta accadendo oggi, hanno iniziato a ostacolare sia l'attuale amministrazione statunitense sia il presidente Trump nel raggiungere la pace attraverso i negoziati. A loro volta hanno abbandonato i negoziati di pace e stanno ostacolando il presidente Trump".

Slitta decreto per prorogare cessione di armi all'Ucraina

Slitta il decreto legge per prorogare l'autorizzazione a cedere mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all'Ucraina. Il provvedimento era fra i 18 all'ordine del giorno della convocazione - inviata ai ministeri questa mattina - della riunione tecnica preparatoria prevista per domani, alla vigilia del Consiglio dei ministri. Da poco è stata inviata una convocazione aggiornata, con solo 17 provvedimenti in esame, e senza quel decreto. Secondo quanto spiegano fonti di governo, l'ordine del giorno era già molto carico di questioni urgenti e, poiché l'autorizzazione alla cessione di armi a Kiev scade a fine mese si è deciso di rinviare il decreto.

Putin: "Se l'Europa vuole la guerra, siamo pronti"

"La Russia non ha intenzione di combattere con l'Europa, ma se l'Europa inizierà, saremo subito pronti". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Soldati di Kiev: con accordo proposto rischio nuova invasione Russia

I soldati di Kiev che combattono nell'Ucraina orientale esprimono dubbi sul fatto che la proposta di pace attualmente in fase di negoziazione possa impedire alla Russia di attaccare nuovamente il loro Paese. In alcune interviste rilasciate ad Associated Press, i soldati affermano di non credere che Mosca rispetterà un accordo del genere e che anzi questo consentirà solo alla Russia di ricostruire e riarmare il proprio esercito per un'altra invasione fra qualche anno. Ritengono che il presidente russo Vladimir Putin sia determinato a conquistare l'Ucraina e sostengono che il governo di Kiev debba ricostruire il proprio esercito per preservare la pace lungo la linea del fronte. Un comandante, Serhii Filimonov del battaglione Da Vinci Wolves, afferma che non ci sarà vera pace fino a quando la Russia non sarà distrutta o la sua leadership non cambierà.

Spostandosi fra scantinati umidi e trincee fangose per respingere i continui attacchi russi in una guerra che dura ormai da quasi quattro anni, i soldati ucraini esausti affermano che la loro motivazione è rafforzata dalla consapevolezza di combattere per una causa superiore: la difesa della patria. Ma mentre i negoziatori cercano di raggiungere un accordo di pace, le truppe credono anche che la Russia resti determinata a conquistare l'Ucraina, ora o con un nuovo esercito fra qualche anno, indipendentemente dal tipo di accordo che verrà raggiunto. Affermano anche che Kiev dovrebbe mantenere un esercito consistente per proteggere la linea del fronte, che ora si estende per quasi 1.300 chilometri. "Le forze armate ucraine sono ora la principale barriera tra la vita civile pacifica degli ucraini e il nostro cattivo vicino", ha dichiarato un soldato d'artiglieria di 40 anni, parlando con Associated Press vicino al confine tra le regioni di Dnipropetrovsk e Donetsk. Si è identificato solo con il suo nome in codice 'Kelt', in conformità con il protocollo militare e a condizione che la sua posizione esatta non venga rivelata. I soldati hanno espresso forti dubbi sul fatto che Mosca possa essere considerata affidabile nel rispettare qualsiasi accordo di pace. Senza garanzie di sicurezza sostanziali, come l'adesione dell'Ucraina alla Nato, loro e gli analisti militari ritengono inevitabile una nuova invasione russa con truppe e attrezzature fresche. Da una trincea buia con pareti di fango, dove si era rifugiato per evitare i droni nemici, Kelt teme che qualsiasi pace sarà di breve durata: "Questa tregua sarà di breve durata, per consentire alle forze russe di riorganizzarsi - per circa 3 o 5 anni - e poi torneranno", ha detto Kelt, ora soldato e un tempo venditore di mobili di Kiev, mentre il rombo dell'artiglieria riecheggiava intorno a lui.

Serhii Filimonov, comandante del battaglione Da Vinci Wolves, teme che un accordo possa dare alla Russia tutto ciò di cui ha bisogno per attaccare di nuovo. "Penso che sarebbe bello per i russi: porre fine alla guerra, rimuovere le sanzioni, prepararsi per una nuova guerra e attaccare di nuovo", ha detto. "Non credo che ci possa essere pace prima che la Russia sia distrutta, o almeno che la leadership sia cambiata", ha aggiunto. Secondo l'analista militare e accademico americano Rob Lee, un'eventuale svolta importante da parte delle forze russe dipenderà dalla capacità dell'Ucraina di aumentare e mantenere il numero delle sue truppe: "L'Ucraina manca di manodopera, manca di riserve", ha detto, "basta che una brigata ucraina si trovi in difficoltà e la Russia potrà avanzare". Taras Chmut, esperto militare ucraino, ha dichiarato venerdì all'emittente pubblica Suspilne che molti battaglioni al fronte sono composti solo da 20 combattenti, invece dei soliti 400-800. L'Ucraina potrebbe mobilitare fino a 30mila reclute al mese, ma molte di loro trovano un modo per evitare il servizio militare o si dimostrano inadatte a sostituire i soldati in prima linea. Ciononostante - afferma Yurii Fedorenko, comandante della brigata UAV Achilles - le forze ucraine stanno riuscendo a mantenere postazioni in zone come Pokrovsk, così come a Kupiansk e Vovchansk nella regione di Kharkiv, due siti sul fronte che la Russia sta cercando di conquistare da oltre un anno. La Russia ha inviato decine di migliaia di soldati nelle città, ha detto, sottolineando che il suo fallimento nel conquistarle "testimonia l'alta motivazione e la resilienza dell'esercito ucraino".

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto la scorsa settimana che i combattimenti non cesseranno a meno che l'Ucraina non ritiri le truppe dalle regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson, le 4 regioni che Mosca ha annesso illegalmente nel settembre 2022. Le truppe russe occupano solo metà di Zaporizhzhia e Kherson e due terzi di Donetsk. La bozza di un piano di pace fra Stati Uniti e Russia prevedeva che all'esercito ucraino venisse un posto un limite massimo di soldati e che le forze di Kiev si ritirassero effettivamente dal resto della regione di Donetsk. Da allora Zelensky ha affermato che una versione successivamente rivista potrebbe essere "attuabile", ma non è chiaro quale sarà il contenuto del documento finale. L'analista militare Rob Lee, che visita regolarmente il fronte, ha affermato che nel 2025 la Russia sta avanzando a un ritmo più veloce rispetto all'anno precedente, ma ha precisato che non è scontato che Mosca conquisterà il restante terzo della regione di Donetsk nel 2026: "Ovunque la Russia avanzi, l'Ucraina dà la priorità alla difesa e riesce a resistere a lungo, ma poi la Russia avanza in altre direzioni", ha detto Lee, descrivendo l'avanzata di Mosca attraverso il Donetsk spingendo contemporaneamente in più direzioni. Dalla sua trincea, Kelt ha ridicolizzato la proposta di ridurre le dimensioni dell'esercito ucraino, affermando che equivarrebbe a rendere più facile per la Russia "ucciderti" in un secondo momento piuttosto che ora. Ma sostenere un esercito delle attuali dimensioni dell'Ucraina, poco più di 1 milione di soldati, sarebbe quasi impossibile senza il continuo sostegno occidentale. Da quando è iniziata la guerra nel 2022, l'Ucraina ha speso quasi tutte le sue entrate fiscali per nutrire, vestire, alloggiare e armare il suo esercito. Il resto delle sue spese - per l'assistenza sanitaria, i programmi sociali, l'istruzione, le pensioni e l'energia - è stato finanziato da sovvenzioni e prestiti occidentali. L'Ue ha stanziato 50 miliardi di dollari in aiuti dal 2024 al 2027 nell'ambito del Programma di aiuti all'Ucraina, ma Kiev avrà bisogno di 83,4 miliardi di dollari per le spese militari e di 52 miliardi di dollari per il resto delle spese statali per il 2026 e il 2027, ha affermato Glib Buriak, professore associato di economia presso l'Università ucraino-americana Concordia di Kiev. Le finanze future dell'Ucraina, compresa la sua capacità di mantenere un esercito, dipendono da ciò che il piano di pace prevede riguardo ai beni congelati della Russia, ha affermato Buriak, sottolineando il rischio di un calo degli aiuti se la guerra dovesse finire. "Il modo in cui saranno gestiti determinerà la situazione finanziaria dell'Ucraina nei prossimi anni", ha concluso.

Zelensky: "Tempo di usare asset russi, Mosca deve pagare"

"E' tempo di usare gli asset russi" congelati in Europa per garantire la ricostruzione dell'Ucraina. Lo ha ribadito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Dublino durante una conferenza stampa congiunta con il premier irlandese Micheal Martin. Zelensky ha insistito che un accordo di pace deve assicurare che Mosca non invada l'Ucraina "per la terza volta in 10 anni" e che la Russia deve "pagare" per ciò che ha fatto, anche dinanzi a un tribunale internazionale. Ha poi detto di attendere "segnali" dai negoziatori Usa che attualmente sono a Mosca.

Media, Witkoff e Kushner vedranno Zelensky dopo Mosca

Steve Witkoff e Jared Kushner, gli inviati di Donald Trump, dovrebbero incontrare Volodymyr Zelensky dopo la tappa a Mosca. Lo riferisce il giornalista di Axios Barak Ravid su X. "Voleranno da Mosca a un paese europeo e incontreranno il presidente ucraino Zelensky", afferma Ravid

Zelensky: "Fine guerra più vicina che mai, ma ci sono ancora dei nodi"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nella sua visita in Irlanda, ha affermato che la sua visita rappresenta "uno dei momenti più difficili e allo stesso tempo più ottimistici", poiché "ora, più che mai, c'è la possibilità di porre fine a questa guerra", affermando che l'ultima bozza del piano di pace è composta da 20 punti, sui quali si è lavorato a Ginevra e in Florida, ma "alcune cose devono ancora essere risolte". C'è una chance di mettere fine alla guerra in Ucraina in modo "decente e dignitoso", grazie allo "sforzo" negoziale degli Usa, ha sottolineato.

Witkoff e Dmitriev arrivati al Cremlino

L'inviato speciale Usa Steve Witkoff è arrivato al Cremlino e con lui anche Kirill Dmitriev, amministratore delegato del Fondo russo per gli investimenti diretti. Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Ria Novosti. Per oggi è atteso a Mosca l'incontro fra Witkoff e il presidente russo Vladimir Putin.

Rutte, bene sforzi Usa su negoziati, riporteranno pace in Europa

"Per quanto riguarda l'Ucraina, riconosciamo tutti che la nostra sicurezza è profondamente legata a questo e stiamo tutti lavorando per porre fine alla guerra con una pace giusta e duratura. Accogliamo con favore gli sforzi in corso guidati dagli Stati Uniti per rendere questo obiettivo realtà. E sono fiducioso che questi sforzi costanti alla fine ripristineranno la pace in Europa". Lo afferma il segretario generale della Nato Mark Rutte in conferenza stampa alla vigilia della riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza di domani.

Fonti Nato: "Usa mantengono riserbo su ultima bozza su Kiev"

"Gli E3 (Regno Unito, Francia e Germania, ndr) sono coinvolti da vicino nel processo negoziale e gli Usa ci hanno detto che la nuova bozza di accordo che presenteranno ai russi è irriconoscibile rispetto al piano in 28 punti". Lo sostiene una fonte diplomatica alleata. "Ma non sarei sorpreso se nemmeno gli E3 sapessero cosa c'è nell'ultimo testo, gli Usa tengono ora tutto molto segreto", ha aggiunto. L'Europa però ora ha più fiducia che venga ascoltata dagli Usa. Secondo la fonte, i due temi cruciali sono "la questione dei territori e le garanzie di sicurezza". "Il resto, se si risolvono questi due punti, può essere negoziato facilmente". Sul fatto poi che il segretario di Stato Marco Rubio non sarà al tavolo della ministeriale "non bisogna tirare conclusioni affrettate". "Capiamo perché non sarà qui, ha un'agenda fitta ed è nel pieno delle trattative". Al suo posto ci sarà il vice segretario Landau. L'incontro si terrà lo stesso giorno del meeting tra Vladimir Putin e Steve Witkoff. Ma alla Nato non si aspettano aggiornamenti "in tempo reale".

Al Consiglio Atlantico straordinario briefing Usa su Kiev

Alla Nato si è tenuto ieri un Consiglio Atlantico straordinario in cui gli Usa hanno aggiornato gli alleati sui negoziati in corso con l'Ucraina e sulla bozza di accordo che sottoporranno a Mosca. Lo sostiene una fonte diplomatica alleata. È stata l'occasione per gli europei di sottolineare le questioni "davvero importanti" per l'Europa. "Quindi, in sostanza, ciò che si vede è che l'Europa non è nella sala dei negoziati ma le posizioni europee sono sul tavolo delle trattative: stiamo andando nella giusta direzione", afferma la fonte, precisando che la discussione continuerà alla ministeriale di mercoledì.

Ue, cerchiamo soluzioni alternative a garanzie Bce su asset

Il rifiuto della Bce di garantire liquidità per ripagare gli asset russi nel caso che gli Stati membri non riuscissero a erogare i soldi in tempo a Euroclear? "Alla luce di questa posizione della BCE, stiamo discutendo su come garantire che questa liquidità possa essere assicurata. Stiamo fondamentalmente cercando soluzioni alternative, e questo fa parte di tutto il lavoro che si sta svolgendo in questo momento sulla legge sul prestito di riparazione". Lo dice la prima portavoce della Commissione europea, Paula Pinho nel briefing quotidiano con la stampa. "Questo fa parte delle discussioni sul prestito di riparazione. Siamo in contatto con gli Stati membri - spiega la portavoce -. Siamo in contatto anche con le istituzioni finanziarie, in particolare con la Banca Centrale Europea. Stiamo anche discutendo con la Banca Centrale Europea su quali siano le soluzioni fattibili - prosegue -. Come garantire la liquidità necessaria è un aspetto assolutamente essenziale delle discussioni, ovvero garantire la liquidità necessaria per eventuali obblighi di restituzione degli asset, in questo caso alla Banca Centrale Russa. Questo è quindi un elemento importante del prestito di riparazione. È fondamentale garantire che l'UE, i suoi Stati membri e gli enti privati possano sempre adempiere ai propri obblighi internazionali".

Zelensky, Russia usa negoziati con Usa per indebolire sanzioni

"Notiamo che i russi hanno già lanciato nuove campagne di disinformazione in vista dei preparativi per i loro prossimi incontri con la parte americana". È quanto afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un post sui social, dopo aver incontrato la delegazione rientrata dagli Stati Uniti. "Ho dato istruzioni di continuare il lavoro più costruttivo possibile con il team del presidente Trump, così come con i nostri partner europei", ha aggiunto, "l'intelligence ucraina fornirà ai partner tutte le informazioni disponibili sulle reali intenzioni della Russia e sui suoi tentativi di utilizzare l'impegno diplomatico come copertura per indebolire le sanzioni e bloccare importanti decisioni collettive europee".

Witkoff arrivato a Mosca, accolto da Dmitriev

L'inviato Usa Steve Witkoff è arrivato a Mosca ed è stato accolto all'aeroporto Vnukovo da Kirill Dmitriev, consigliere presidenziale russo per gli investimenti esteri e uno dei negoziatori di Mosca. Lo riferisce l'agenzia Tass. L'incontro con il presidente russo Vladimir Putin è previsto per le 15 ora italiana.

Cremlino: Kushner con Witkoff all'incontro con Putin

Jared Kushner, il genero del presidente Usa Donald Trump, parteciperà con l'inviato speciale Steve Witkoff ai colloqui in programma oggi al Cremlino con Vladimir Putin. Lo riferiscono le agenzie russe citando la presidenza.

Cremlino, contrari a dispiegamento soldati Nato

La Russia si oppone alla volontà dell'Ucraina di schierare truppe Nato sul proprio territorio poiché ciò costituirebbe una minaccia per la Russia. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, durante una conferenza stampa per i media indiani. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosti. "Cosa succederà quindi al futuro dell'Ucraina? L'Ucraina continuerà a cercare di entrare nella Nato? Noi siamo contrari perché ciò rappresenterebbe un pericolo per il nostro Paese. L'Ucraina cercherà di schierare truppe straniere o forze Nato sul proprio territorio, vicino ai nostri confini? No, siamo contrari, e ci sono molte altre questioni che devono essere risolte durante i negoziati di pace. Si tratta quindi di una questione molto complessa", ha dichiarato.

Dmitriev, oggi è giornata importante per la pace

"Oggi è un giorno importante per la pace". Lo ha scritto su X Kirill Dmitriev, consigliere economico del presidente russo e membro di spicco del team negoziale di Mosca. "Il team che ha portato a termine l'accordo di pace per Gaza del presidente Trump sarà a Mosca per portare avanti il programma di pace di Trump per l'Ucraina", aggiunge facendo riferimento alla visita dell'inviato speciale americano Steve Witkoff.

Militari Kiev smentiscono presa Pokrovsk da parte russa

Il comando militare orientale delle forze armate di Kiev ha smentito la presa di Pokrovsk da parte dell'esercito russo. "Sono in corso operazioni di ricerca e assalto e l'eliminazione del nemico negli edifici cittadini", si legge in un post sui social dove si parla di "tentativi degli occupanti" di issare la bandiera russa in alcune aree della città per "creare illustrazioni propagandistiche di controllo del territorio".

Cremlino: "Vogliamo sicurezza per molte generazioni a venire"

La Russia vuole raggiungere una pace in Ucraina che risolva "i problemi di sicurezza" di Mosca per "molte generazioni future". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, mentre si attende a Mosca l'avvio dei colloqui tra il presidente Vladimir Putin e l'inviato americano Steve Witkoff. "Apprezziamo molto gli sforzi di pace del presidente Trump e della sua amministrazione e vogliamo risolvere i nostri problemi di sicurezza per molte generazioni a venire", ha dichiarato Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti, incontrando i media indiani mentre mancano due giorni all'inizio di una visita di Putin a New Delhi. "La Russia - ha aggiunto Peskov, citato dalla Tass -rimane aperta ai negoziati di pace. Ma attraverso negoziati di pace, con l'aiuto di negoziati di pace, dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi. Dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi e dobbiamo eliminare le cause iniziali dell'operazione militare che abbiamo iniziato".

Berlino, Kiev potrebbe essere costretta a concessioni dolorose

Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ritiene che l'Ucraina potrebbe essere costretta a fare "dolorose concessioni" nel processo per porre fine alla guerra di aggressione della Russia. "Questo sarà senza dubbio un processo estremamente difficile per l'Ucraina, che potrebbe culminare in un referendum", ha dichiarato Wadephul al Neue Osnabrücker Zeitung. I cittadini ucraini dovranno quindi decidere se accettare o meno le condizioni per porre fine alla guerra, ha aggiunto, riferendosi alla richiesta russa di ampie concessioni territoriali. "È compito della diplomazia elaborare compromessi che le parti in conflitto possano sostenere. In definitiva, ciò comporterà sempre concessioni dolorose", ha sottolineato il ministro. Allo stesso tempo, ha sottolineato Wadephul, grazie agli sforzi diplomatici internazionali, la possibilità di un cessate il fuoco "non è mai stata così grande" come ora. "Un prerequisito cruciale sarà che l'Ucraina riceva garanzie di non essere indifesa contro una nuova aggressione russa", ha aggiunto il ministro, ricordando che gli Stati Uniti svolgono un ruolo chiave in questo.

Turchia, attaccata terza petroliera russa nel Mar Nero

L'autorità marittima turca riferisce che una petroliera che trasportava olio di girasole dalla Russia alla Georgia è stata attaccata nel Mar Nero. L'episodio giunge pochi giorni dopo he altre 2 petroliere della cosiddetta 'flotta ombrà usata dalla Russia per eludere le sanzioni che le sono stati imposte, Kairos e Virat, sono state attaccate da droni navali ucraini. La MIDVOLGA-2 è stata attaccata a 80 miglia al largo della costa turca. Secondo quanto rieferito dall'autorità marittima in un comunicato su X, era diretta verso il porto turco di Sinop. I 13 membri dell'equipaggio sono rimasti illesi e la nave non ha richiesto assistenza.

eri il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha condannato l'attacco con droni dell'Ucraina contro le due navi russe Kairos e Virat, definendolo una "preoccupante escalation" del conflitto. "Non possiamo tollerare questi attacchi, che minacciano la sicurezza della navigazione, la vita e l'ambiente, soprattutto nella nostra zona esclusiva", aveva detto Erdogan in un discorso televisivo. "Stiamo emanando i necessari avvertimenti a tutte le parti in merito a tali situazioni", aveva aggiunto, sottolineando che si tratta di una minaccia per la sicurezza della navigazione e per l'ambiente. Gli attacchi di venerdì contro la Kairos e la Virat sono avvenuti all'interno della zona economica esclusiva della Turchia. I membri dell'equipaggio a bordo di entrambe le navi sono stati dichiarati in sicurezza. Durante la guerra, l'Ucraina ha condotto con successo attacchi navali contro le navi russe, in particolare utilizzando droni marini carichi di esplosivi. Tuttavia le missioni ucraine erano state in precedenza limitate alle acque del Mar Nero settentrionale.

Verso proroga per armi all'Ucraina, decreto atteso in Cdm

Un decreto legge per prorogare l'autorizzazione a cedere mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all'Ucraina, a quanto si apprende, dovrebbe essere esaminato nel Consiglio dei ministri previsto per giovedì. Il provvedimento è infatti all'ordine del giorno della riunione tecnica preparatoria convocata per domani pomeriggio a Palazzo Chigi.

FT, Bce rifiuta sostegno al prestito a Kiev da asset russi per 140 mld

La Banca centrale europea (Bce) ha rifiutato di fornire una garanzia per un prestito di 140 miliardi di euro destinato all’Ucraina e basato sugli asset russi immobilizzati, secondo quanto riportato dal Financial Times. Francoforte ha concluso che la proposta avanzata dalla Commissione europea violerebbe il mandato della Bce, riferisce il quotidiano britannico citando fonti ufficiali. I funzionari di Bruxelles avevano chiesto alla Bce se potesse agire come prestatore di ultima istanza per Euroclear Bank - la controllata operativa del depositario centrale belga - per evitare un’eventuale crisi di liquidità, hanno spiegato persone informate al FT. La Bce ha risposto che ciò non è possibile. Il giornale cita anche un’analisi interna della Bce, secondo cui l’iniziativa della Commissione sarebbe equiparabile a un finanziamento diretto ai governi. In tale scenario, infatti, la banca centrale finirebbe per coprire le obbligazioni finanziarie degli Stati membri dell’Ue, una pratica vietata dai trattati europei perché rischia di alimentare l’inflazione e minare la credibilità dell’istituzione. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha avvertito che la reazione di Mosca sarebbe "molto dura e dolorosa" qualora i Paesi dell’Ue utilizzassero i beni russi congelati per finanziare un "prestito di riparazione" a favore dell’Ucraina.

La Svezia annuncia nuovo pacchetto di aiuti per l'Ucraina

Il governo svedese ha annunciato un nuovo pacchetto di supporto per l'Ucraina di 1,1 miliardi di corone svedesi (pari a circa euro 100,2 milioni di euro). "In Ucraina sta arrivando l'inverno. Mentre la temperatura scende, la Russia ha intensificato i suoi attacchi contro le infrastrutture civili. Questo lascia milioni di ucraini senza elettricità, riscaldamento e acqua in vista di quello che sarà probabilmente l'inverno più rigido dal 2022." ha dichiarato Benjamin Dousa, in un comunicato stampa. "Il governo presenta quindi un nuovo pacchetto di aiuti che si concentra sulle esigenze più urgenti di questo inverno, ma anche su aiuti che rafforzano la resilienza dell'Ucraina nel lungo termine. La Svezia continua a fare tutto il possibile per sostenere l'Ucraina" ha aggiunto il ministro. Il comunicato specifica inoltre che i fondi verranno usati per la riparazione di infrastrutture, supportare il servizio sanitario e per ripristinare reti d'energia elettrica.

Petraus, Kiev ha bisogno di soldi e armi

"Da comandante di due guerre, posso dire che nessuno conosce il costo di un conflitto e ne vuole la fine più di coloro che vi sono stati coinvolti. La chiave è concluderla in modo duraturo, giusto e ragionevole". Lo dice in una intervista al Corriere della Sera David Petraeus, già comandante delle forze multinazionali in Iraq e in Afghanistan, ed ex direttore della Cia."È difficile dire" se i negoziati stanno avvicinando l'Ucraina alla pace "perché ci sono cose che non sappiamo e molto dipende dalla disponibilità della Russia a fare concessioni"."Abbiamo poca contezza di quello che i russi sono pronti ad accettare: finora le loro richieste sono state massimaliste incluso sostituire Zelensky con una figura pro-russa e una forte demilitarizzazione dell’Ucraina"."Speravo che ci potessero essere due serie di azioni da parte del mondo occidentale per l’aiutare l’Ucraina a fare ancora meglio sul fronte e nella difesa dello spazio aereo - afferma . innanzitutto se l’Europa finalmente accettasse di usare i 200-250 miliardi di dollari delle riserve russe congelate nelle banche europee, in particolare in Belgio come collaterali per emettere bond garantiti di Euroclear, il denaro potrebbe essere dato all’Ucraina per acquistare sistemi di armi e munizioni che non possono produrre da soli (come quelle per la difesa dai missili balistici) ma anche per raddoppiare la produzione di droni da 3,5 milioni a 7 milioni l’anno. E potrebbero superare i loro problemi economici per due-tre anni".

Partito aereo con a bordo Witcoff, è diretto verso Mosca

Un aereo che presumibilmente trasportava l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Steve Witkoff ha lasciato lo spazio aereo statunitense e ha puntato verso la Russia. Lo ha riferito alla TASS una fonte del controllo del traffico aereo. "L'aereo ha appena lasciato lo spazio aereo statunitense, ha puntato verso l'Europa e poi verso la Russia", ha dichiarato l'interlocutore dell'agenzia. Ha osservato che l'aereo è partito da un aeroporto in Florida intorno all'1:00 ora locale. Il presidente russo Vladimir Putin incontrerà oggi l'inviato speciale del leader statunitense, Steve Witkoff. Il tema chiave è la risoluzione della crisi ucraina, comprese le proposte statunitensi in materia. Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha dichiarato ai giornalisti che l'incontro di Putin con Witkoff è previsto per il pomeriggio di oggi. I primi momenti della conversazione saranno aperti ai media.

Mosca, nella notte abbattuti 45 droni Kiev

Le forze di difesa aerea hanno abbattuto 45 droni ucraini nelle regioni russe durante la notte. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo, come riporta la Tass."Nel corso della scorsa notte, i sistemi di allerta della difesa aerea hanno intercettato e distrutto 45 droni ucraini ad ala fissa: 14 nella regione di Bryansk, 8 nel territorio di Krasnodar, 6 nella Repubblica di Crimea, 5 nella regione di Volgograd, 4 nella Repubblica Cecena, 2 nella regione di Rostov, 1 nella regione di Orël, 1 nella regione di Lipetsk, 1 nella regione di Tver e 3 sul Mar Nero", ha riferito il dipartimento militare.

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