Un sogno resta un sogno, sempre difficile da realizzare. Ma cè un posto, qui a Genova, anzi un«officina», dove i sogni diventano possibili. È il piano ammezzato di Mentelocale, a Palazzo Ducale, dove Sergio Maifredi e Corrado DElia, al venerdì, stanno portando avanti un progetto che abbraccia i campi di drammaturgia, regia e recitazione, chiamato appunto «Lofficina dei sogni possibili».
«Sono incontri - spiega Maifredi - a ingresso libero. Il pubblico entra da noi come in un atelier, e come nellatelier puoi ammirare le tele di un pittore, qui ti trovi di fronte un protagonista delle scene teatrali pronto a raccontarti tutto di sé».
Una formula di successo, a giudicare dai primi due appuntamenti che hanno avuto per protagonisti i drammaturghi Giuseppe Manfridi e Renato Gabrielli.
«Io e la giornalista Laura Santini - continua Miaifredi stimoliamo lospite a raccontarsi, senza veli: come si avvicina al suo lavoro, il passaggio dal copione al personaggio, quali libri legge, il rapporto tra attore e regista. Tutto insomma quello che è necessario sapere prima che il quadro venga appeso nellatelier».
Roba da intimorire anche chi è avvezzo a calcare le scene, ma non lospite che sarà protagonista domani alle 18 a Mentelocale. Nellofficina arriva infatti Elisabetta Pozzi, genovese doc, artista che di strada ne ha fatta moltissima dal giorno del suo esordio in teatro, a diciassette anni, quando debuttò in «Il fu Mattia Pascal» di Pirandello, regia di Luigi Squarzina, accanto a Giorgio Albertazzi.
«Lincontro mi incuriosisce - sottolinea Elisabetta - ma per me non rappresenta una completa novità, dal momento che già da anni io mi avvicino al pubblico, ai giovani, a chi ama il teatro. Mi piace avere un rapporto diretto, faccio in modo che le persone capiscano che si trovano davanti non solo un protagonista, ma un essere umano».
«Del resto - continua la Pozzi - da tempo io, tutte le volte che devo mettere in scena uno spettacolo, faccio sempre precedere la prima da incontri che parlino del lavoro e di me». Dopo lincontro di domani, come consuetudine nel progetto di Maifredi, i «sogni possibili» si trasferiscono sabato e domenica dalle 15 alle 19 in via di Mascherona 6A. Solo dodici persone (ci si può iscrivere contattando liguria@teatripossibili.org o il numero 3404575857), che potranno lavorare con lartista di turno: molto più di uno stage teatrale.
«Sarò felice - conclude Elisabetta Pozzi - di mettere la mia esperienza a servizio di queste persone. Io ho avuto la fortuna di lavorare con registi geniali del calibro di Carmelo Bene e Luca Ronconi ed è giusto che condivida con gli altri questa ricchezza. Come del resto faccio allUniversità di Venezia, dove tengo un laboratorio di regia e scenografia integrata, dove insegno e nel contempo continuo ad imparare dai miei allievi».
Dopo lappuntamento con la Pozzi, «Lofficina dei sogni possibili » ospiterà il 14 dicembre il grecista dellUniversità di Genova Umberto Albini che presenterà il libro «Helectra, amore mio», un testo tradotto dallungherese nel 1988 per uno spettacolo di Maifredi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.