di Luigi Cucchi
Il melanoma è un tumore maligno della pelle che ogni anno colpisce in tutto il mondo quasi 200mila persone, con 7mila casi e 1.500 morti solo in Italia.
I maggiori esperti italiani sono preoccupati: il 5 maggio i dermatologi sono a disposizione di tutti coloro che vorranno farsi visitare negli ambulatori degli ospedali, mentre il giorno 7 in molte piazze cittadine vi saranno dei gazebo con medici che informeranno sul pericolo di questa neoplasia (www.sidemest.org).
Lattenzione dei cittadini deve essere massima proprio in questo periodo dellanno, con larrivo della bella stagione. Considerata un tempo una malattia rara, negli ultimi anni questa neoplasia è divenuta più frequente, probabilmente anche a causa dellassottigliamento dello strato di ozono atmosferico che scherma i raggi ultravioletti.
A seconda degli strati cutanei che invade, lo sviluppo del melanoma è suddiviso in diversi stadi, di gravità crescente. Dapprima interessa infatti solo lepidermide, quindi progressivamente invade il derma superficiale, poi quello profondo, per raggiungere infine i tessuti sottocutanei.
Raramente può svilupparsi anche sulle mucose e in particolare sulla congiuntiva. Il melanoma sembra avere unincidenza maggiore in chi lavora molte ore al chiuso e si espone al sole in modo eccessivo e nelle ore più calde.
Allorigine vi è una degenerazione maligna dei melanociti, a cui concorrono diversi fattori, sia genetici sia ambientali. Leccessiva esposizione al sole e ai raggi ultravioletti può danneggiare il Dna cellulare, favorendo lo sviluppo della malattia.
Maggiormente a rischio sono le persone che hanno molti nei, molte lentiggini e carnagione e occhi chiari. Spesso, il primo segno è rappresentato dalla modificazione delle dimensioni, della forma, del colore o della sensibilità al tatto di un neo preesistente.
Negli ultimi dieci anni questa malattia ha registrato un incremento del 30 per cento. «Lincidenza nel mondo è molto variabile», afferma però la dottoressa Vanna Chiarion Sileni, dellIstituto oncologico veneto (Iov), di Padova. «Massima in Australia, è elevata nel nordeuropea, Stati Uniti e Canada risultà minima nelle popolazioni asiatiche e di razza nera. Anche in Italia lincidenza è maggiore al Nord con punte massime nel Nordovest e Nordest e punte minime al Sud».
La genesi del melanoma è correlata, nel 50-60 per cento dei casi, a esposizioni acute e intermittenti ai raggi ultravioletti.
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