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Con un solo clic (e 128 fotocamere) sono diventato il clone di me stesso

La procedura è semplice. E in poche ore sull'app appare il «gemello»

Con un solo clic (e 128 fotocamere) sono diventato il clone di me stesso

Non è un'esperienza ai confini con la realtà, diciamolo subito, ma l'idea di entrare «fisicamente» in un camerino hi-tech e di uscire «virtualmente» sotto forma di avatar è piuttosto singolare. Per ottenere un clone di noi stessi, un gemello digitale, la tecnologia offre oggi diversi modi. Quelli più sofisticati si trovano nel mondo della medicina, ma da tempo anche il cinema utilizza tecniche molto avanzate e realistiche per scritturare attori virtuali. Esistono anche scanner tridimensionali a basso costo ma generalmente servono per ottenere copie digitali di piccoli oggetti: un corpo umano è decisamente più complicato da replicare.

Questo però è il compito del «Gate», la capsula sviluppata dalla start up Igoodi, che ha proprio l'obiettivo di fabbricare avatar su larga scala. Il suo funzionamento è infatti tutt'altro che banale. Per entrare nella capsula scanner a forma di uovo, design scelto volontariamente proprio per evocare la creazione, è necessario scaricare la specifica applicazione messa a punto dall'azienda milanese. Una volta ottenuto il QR code di accesso, le porte del Gate si aprono e tutti i passi successivi vengono gestiti da una voce guida e da un monitor di servizio. Il primo step, nel camerino, richiede all'utente di spogliarsi e di rimanere solo con l'intimo addosso, possibilmente di colore grigio, invitando a levare tutti gli orpelli che potrebbero compromettere la scansione (orologi, collane, orecchini, occhiali, ecc). A questo punto si entra nella stanza fotogrammetrica che grazie alla presenza di ben 128 camere è in grado di catturare ogni aspetto del nostro corpo in modo puntuale e ad altissima risoluzione. Assunta la posizione per lo scatto 3D, proprio come una fotografia, tutto dura giusto il tempo di un clic.

Una volta finito, ci si riveste, si esce e si aspetta che il sistema elabori l'avatar. Il processo richiede qualche ora di calcolo perché sono necessari diversi elementi per ottenere il clone: ricostruzione del modello tridimensionale, texturing per dare il colore della pelle, misurazioni del corpo umano, vestizione e attribuzione di uno scheletro virtuale che permette alla nostra copia digitale di muoversi nello spazio. Terminate tutte le procedure di calcolo e verifica l'avatar è pronto per essere visualizzato utilizzando l'applicazione sul cellulare. Vedersi rinchiusi nello schermo dello smartphone, come in un videogame, con un personaggio che ha in tutto e per tutto le nostre sembianze ha un nonché di magico. In questa fase iniziale l'avatar funziona come un trofeo digitale da mostrare a familiari, amici e curiosi, nulla di più, ma Igoodi sta già lavorando per poter usare la nostra «copia digitale» in molti contesti operativi.

È chiaro che siamo agli inizi di una nuova era, ma non sorprendiamoci se domani in giro a fare la spesa o ha rispondere a una videochiamata ci sarà il nostro avatar mentre noi saremo, speriamo, a rilassarci in qualche bel posto (vero) in giro per il mondo.

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