In un solo giorno quattro navi sfuggono ai pirati

da Kuala Lumpur

Quattro navi sono riuscite a sfuggire all’abbordaggio dei pirati attivi al largo delle coste somale lo scorso 1 ottobre. Tra le quattro imbarcazioni figura anche una nave cisterna italiana. Lo ha riferito a Kuala Lumpur il centro anti-pirateria dell’Ufficio marittimo internazionale, denunciando la situazione «critica» dell’area.
Le quattro navi sono state prese di mira da aggressori armati di mitragliatrici e lanciagranate. «Si tratta del numero più alto di attacchi lanciato finora in una sola giornata - ha dichiarato il direttore dell’Ufficio, Natale Choong -: invitiamo le imbarcazioni a rimanere in stato di allerta. La situazione è critica al momento».
Il primo tentativo di abbordaggio ha preso di mira un mercantile degli Emirati Arabi Uniti con 28 membri di equipaggio a bordo. I pirati sono stati messi in fuga da elicotteri che sorvegliano la zona. Poco meno di un’ora dopo, un gruppo di pirati ha tentato di prendere il controllo di una nave filippina carica di prodotti chimici. Gli aggressori sono stati messi in fuga da una nave da guerra.
Quindi è stata la volta di una nave cisterna italiana, riuscita a sfuggire all’attacco. Infine, l’ultimo tentativo di abbordaggio ha riguardato un cargo di Taiwan, che ha respinto i pirati con un cannone ad acqua.


Secondo l’Ufficio marittimo internazionale, sono circa 60 le navi attaccate nel golfo di Aden e nell’Oceano Indiano dall’inizio dell’anno. Dal 25 settembre scorso, i pirati somali tengono in ostaggio un cargo ucraino carico di armi, con 21 membri di equipaggio, per la cui liberazione hanno chiesto un riscatto di 20 milioni di dollari.

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