Solo tre gruppi con il segno più

Azimut, Deutsche Bank e Polaris

Settembre è stato archiviato come uno dei mesi più difficili per il risparmio gestito italiano. Non tanto, o meglio non soltanto, per gli oltre sei miliardi di rosso nel saldo tra nuove sottoscrizioni e riscatti, quanto piuttosto sulla quasi generalizzata difficoltà da parte di tutti gli operatori. Basti pensare che, tra i primi trenta gruppi per patrimonio in gestione, soltanto tre possono vantare una raccolta netta mensile positiva: Azimut (13 milioni), Deutsche Bank (113 milioni) e Polaris (96 milioni).
Per i grandi gruppi infatti il saldo mensile è in profondo rosso: da Eurizon (meno 919 milioni) a Pioneer (meno736 milioni), da Credit Agricole-Banca Intesa (meno 1.602 milioni) a Capitalia (meno 578 milioni), da Ubi Banca (meno 406 milioni) a JpMorgan Am (meno 458 milioni).

Tra le poche società di gestione capaci di distinguersi nel mese con sottoscrizioni superiori ai disinvestimenti, figurano Ubs (28 milioni), Banca delle Marche (20 milioni), Albertini (9 milioni), Soprarno (27 milioni), Pfm (4 milioni), Finint (10 milioni), Hedge invest (5 milioni), Leonardo Sgr (4 milioni) e Unipol (4 milioni).

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