Somalia L’Italia invia una terza nave da guerra

Tra circa due settimane una terza unità della Marina militare italiana si aggiungerà alle due già presenti nel Golfo di Aden, in funzione di pattugliamento anti pirateria. Si tratta del pattugliatore «Comandante Borsini», che alla fine di maggio ha attraversato il Canale di Suez, impegnato in un’attività di scorta a una nuova unità della Marina militare irachena, recentemente consegnata dalla Fincantieri a La Spezia e in navigazione verso l’Irak. Tra circa quindici giorni, completata l’attività di scorta, il pattugliatore «Comandante Borsini» si dirigerà verso l’area nella quale sono già impegnate le altre due navi italiane, la «Maestrale» e la «San Giorgio».
L’invio della terza unità navale italiana si comprende soprattutto alla luce della preoccupante situazione del «Buccaneer», il rimorchiatore italiano assaltato lo scorso 11 aprile dai pirati al largo delle coste somale e tuttora nelle mani di una banda che lo tiene ancorato al largo del Puntland, regione semiautonoma del nord della Somalia.

A bordo della nave sequestrata ci sono 16 ostaggi, di cui dieci italiani, cinque romeni e un croato: sono i membri dell’equipaggio sulla cui liberazione si susseguono da quasi due mesi ipotesi, voci e smentite. E proprio ieri sera è scaduto l’ultimatum dei pirati.

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