
Fusioni e acquisizioni, normali nella vita delle aziende, sono rare nell'esperienza dei musei. Ma anche in questo mondo, spesso più cristallizzato e meno dinamico rispetto a quello dell'economia, le logiche possono essere analoghe: crescere, integrarsi e rivolgersi a un mercato più vasto. Volandia, il parco e museo del volo che ha sede nei vecchi stabilimenti Caproni a Somma Lombardo, vicino a Malpensa, è pronta ad accogliere nei suoi ampissimi spazi il Museo dei trasporti Ogliari oggi a Ranco, sulle rive del lago Maggiore. Si tratta di un progetto perfetto sotto l'aspetto dei contenuti, perché dall'aggregazione di due realtà diverse, senza sovrapposizioni, nascerà il museo dei trasporti più grande d'Europa. L'iniziativa è già avviata: l'idea del presidente di Volandia, Marco Reguzzoni, è stata accolta con grande favore dai figli di Francesco Ogliari, fondatore e anima del museo che ne porta il nome. E' già partita la ricerca dei finanziamenti necessari per trasportare da Ranco a Somma un patrimonio molto ricco ma soprattutto impegnativo - fatto anche di un centinaio tra locomotive, vagoni e carrozze - e per allestire adeguatamente i capannoni che ospiteranno la collezione. In tutto, un investimento non inferiore al milione di euro; Reguzzoni è fiducioso di trovare gli sponsor e Giacomo e Lilla Ogliari, da parte loro, sono pronti a un conferimento a titolo gratuito, che avrà come sola condizione quella di mantenere e onorare il nome del loro padre, insigne storico dei trasporti, scomparso nel 2009 a 78 anni, che a Milano fu anche per cinque lustri presidente del Museo della scienza e della tecnologia.
Oggi Volandia, lo dicono il nome e la storia del sito, è un museo-parco dedicato al volo, nato nel 2007, visitato da 100mila persone all'anno. Sono esposti aerei, elicotteri, alianti, mongolfiere, fino all'ultima scommessa di AgustaWestland (Finmeccanica), che potrà rivoluzionare il mondo aeronautico: il convertiplano, mezzo elicottero e mezzo aeroplano, che unisce il vantaggio del decollo verticale a quello del volo a spinta orizzontale. A breve arriverà anche un MD 80 dono di American Airlines, uno degli aerei che hanno fatto la storia dell'aviazione commerciale. Il Museo europeo dei Trasporti Ogliari, fondato nel 1958, è invece dedicato soprattutto alla mobilità terrestre, e in particolare stradale e ferroviaria. Una collezione che ha «materializzato» gli studi e la passione di Francesco Ogliari, autore di una monumentale storia dei trasporti in 80 volumi. A Ranco (45mila visitatori all'anno) si segue l'evoluzione completa della mobilità, dal cavallo, alla carrozza, ai mezzi meccanici. I pezzi di maggior valore storico sono il tram a cavalli del 1876 in servizio tra Milano e Monza, la locomotiva del maresciallo Cadorna, la vettura di Giuseppe Verdi e quella di Pio IX.
Da queste premesse è chiaro come Volandia-Museo Ogliari possa diventare un polo dei trasporti ampio e generale, non più specializzato in unico settore. Potrà rivolgersi a un pubblico più vasto, nazionale e internazionale, offrendo un messaggio culturale completo.