Tre in fuga per la vittoria. Tre new entry. Non conosce sosta il sondaggio tra i lettori per scegliere il candidato ideale alla presidenza della Provincia. E sempre più interessanti si fanno anche le diverse sfide in atto tra i nomi votati. Se Alberto Cattaneo, Michele Scandroglio e Massimo Pernigotti sono racchiusi nel giro di 200 voti, con il coordinatore regionale del maggior partito italiano esattamente a metà strada tra il primo e il terzo, altri quattro candidati si contendono la quarta piazza che rappresenta comunque un importante attestato di stima di cui vengono quotidianamente gratificati dai lettori del Giornale Giuseppe Rotunno, Stefano Garassino, Felice Ravalli e Gino Morgillo. In particolare Garassino sembra aver già ottenuto un buon margine di vantaggio per aggiudicarsi la classifica della «maglia verde», quella del più votato tra i rappresentanti della Lega. Eletto la passata legislatura nel Municipio centro Est per Forza Italia, ha recentemente lasciato il Pdl al quale aveva poi aderito. Ma lo ha fatto senza clamori, per non contribuire, contrariamente a molti che in questi momenti usano le dimissioni dal partito per far comparire finalmente il loro nome sui giornali, a creare tensioni nella coalizione per la quale continua comunque a fare politica attiva. Garassino, oggi a un passo da quota 200, guarda dallalto persino il suo segretario regionale Francesco Bruzzone, appena balzato a quota 50, e il capogruppo in Regione Edoardo Rixi, fermo a 29 consensi.
Se liniziativa del Giornale suscita dibattito e interesse, gli stessi candidati si rivolgono al Giornale per creare un confronto ancor più stimolante. Ieri infatti Michele Scandroglio ha chiesto di poter organizzare un faccia a faccia al vertice. Si è offerto per un confronto pubblico, magari attraverso le pagine del Giornale, con quello che al momento è l«avversario» che gli nega la testa della classifica. Un «indipendente» di centrodestra, come ama definirsi Cattaneo, senza la forza di un grande partito alle spalle, e il massimo rappresentante ligure del Pdl potrebbero dare vita a un interessante scambio di vedute. Senza però poter dimenticare che alle loro spalle, pari diritto di parola potrebbe vantare Massimo Pernigotti, le cui quotazioni continuano a salire, non consentendo a Scandroglio di considerare sicuro neppure il suo secondo posto. Tra laltro Pernigotti riscuote un successo molto trasversale e diffuso sul territorio, tra Genova e il Tigullio. Ieri infine è stato protagonista di un curioso episodio, talmente nobile da meritare una piccola violazione del «segreto» dellurna. Cinque tagliandi a sostegno del biasottiano sono arrivati in una busta intestata a una società di Sestri Ponente, con il timbro «Walter Pilloni amministratore». Pilloni, ben piazzato in graduatoria, ha cioè votato non per sé ma per altro concorrente.
Va infine sottolineato lingresso in classifica di tre nuovi candidati, a conferma dellinteresse per il gioco-sondaggio.
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