Sono in arrivo 700 immigrati «Li accoglieremo in albergo»

Sono settecento gli immigrati che arriveranno in Lombardia nei prossimi giorni: i primi 350 sono attesi per giovedì mattina e il secondo gruppo per venerdì. È quanto stabilito durante l’incontro di ieri tra la Protezione civile e la Regione Lombardia che si è tenuto in prefettura. Al vertice hanno partecipano il prefetto Gian Valerio Lombardi, il capo della Protezione civile Franco Gabrielli, l’assessore regionale alla Protezione civile Romano La Russa, gli esponenti dei comuni dell’Anci e di altri enti che verranno impegnati nell’accoglienza dei nuovi arrivi.
I profughi arriveranno via nave da Lampedusa, sbarcheranno a Genova e saranno portati in Lombardia con i pullman. Destinazione: gli alberghi di Milano e delle varie provincie. Per ora è stato stabilito così: in questa prima fase di arrivi non saranno coinvolte né le strutture gestite dai volontari e dalla Caritas, né i centri di accoglienza comunali. Gli immigrati saranno divisi in piccoli gruppi e ospitati negli alberghi per una decina di giorni al massimo. Alberghi che non supereranno, ovviamente, le tre stelle di categoria.
Ogni immigrato, tra vitto e alloggio, costerà 46 euro al giorno. Non è tuttavia necessario sostenere spese per le visite mediche o per l’identificazione: i profughi sono già stati «schedati» a Lampedusa e già sottoposti ai controlli sanitari obbligatori. «Abbiamo chiesto conferma che il costo degli accoglimenti sia a carico dello Stato - precisa Giorgio Oldrini, vicepresidente Anci - cosa che fino a oggi non è accaduta perché sono stati i Comuni e le associazioni di volontariato ad anticipare i fondi necessari alla sistemazione dei profughi».
In arrivo, spiegano in Regione Lombardia, ci sono gruppi che comprendono 24 etnie africane diverse, ma nessun infiltrato tunisino né alcun libico in fuga dalla guerra. «Ci è stato assicurato da Gabrielli - assicura l’assessore lombardo Romano La Russa - che sono tutte persone per bene, che si rendono perfettamente conto della mano che stanno ricevendo da noi».
Oggi e nei prossimi giorni continueranno gli incontri in prefettura per gestire l’emergenza e per stabilire, di volta in volta, tempi e modi dell’accoglienza. Nel frattempo è stato anche indetto un tavolo provinciale per stabilire quanti immigrati potranno essere ospitati nelle singole province.
In tutto, come stabilito qualche settimana fa dal governo, sono attesi in Lombardia 9mila profughi, che saranno suddivisi nelle varie province in proporzione al numero di abitanti del territorio. Ovviamente nel calcolo bisognerà aprire un capitolo a parte per Milano e tener conto di quanto la città e la provincia hanno già fatto per gli immigrati. Quindi la quota milanese sarà ritoccata e ammorbidita.
Per ora si risolve il problema appoggiandosi agli alberghi a due o tre stelle.

Nelle prossime settimane saranno coinvolti nel piano accoglienza anche i centri gestiti dai volontari. Si naviga a vista e si deciderà man mano che da Lampedusa saranno comunicati i numeri degli stranieri. A coordinare le operazioni sarà Roberto Giarola, scelto da Gabrielli per gestire l’emergenza in Lombardia.

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