«Sono scettico, non migliorerà le cose»

«Superscettico» sull’applicazione del ticket d’ingresso. Così si definisce il milanese Sergio Bonelli, editore di Tex e Dylan Dog. Il padre di Mister No e Zagor non ama la dittatura del traffico. A 75 anni non ha più il coraggio, o l’incoscienza, di respirare smog: «Vado spesso in centro, ma non uso mai la macchina perché ho la fortuna di avere la metropolitana a 50 metri e preferisco evitare la fatica del parcheggio. A parte qualche attraversamento serale, non ci provo nemmeno a prendere la macchina». Il pedaggio è una buona idea? «Non credo che il fatto di far pagare qualcuno migliori la situazione. Dalle mille altre esperienze italiane e per come siamo fatti noi, sappiamo che si trovano sempre deroghe e permessi ed è difficile controllare».
L’editore, insomma, preferirebbe un centro completamente pedonale. «Io da bravo cittadino qualche anno fa ho anche votato il referendum perché venisse chiuso, ma poi non se ne è fatto nulla, infatti su questa battaglia ho perso le speranze. Non me la sento più di insistere.

Il centro oltretutto a Milano è piccolo rispetto a megalopoli come Rio e quando i miei amici stranieri vengono a trovarmi sono sempre sbalorditi perché in una città come la nostra ci si incontra ancora per strada. Per questo voglio bene a Milano: ha mantenuto un po' dello schema da antico villaggio. Ma non credo che il provvedimento attuale possa cambiare radicalmente le cose».

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