nostro inviato a Milanello
Contrordine, milanisti. Dida non lascia più, anzi raddoppia. E dei suoi contatti con il Barcellona, da ieri, non ci sono più notizie vaghe. Adesso il portiere brasiliano, finito nel mirino di San Siro contro il Chievo, riposa tranquillo sopra un contratto firmato al volo ieri pomeriggio, quasi per caso, dopo un colloquio con Adriano Galliani. Un blitz, per capirsi, imprevisto, imprevedibile. «Sono felicissimo, darò il massimo nel derby per ringraziare tutti, amici, compagni e quelli che mi vogliono bene» detta alla fine il taciturno portiere, rimasto sempre a guardare, nonostante le notizie di calcio-mercato lo abbiano addirittura messo su un aereo per Barcellona prima del tempo. E invece no. In via Turati le smentite sono arrivate dai due fronti. Il primo a chiamare è stato La Porta, presidente dei catalani. «Non siamo interessati al vostro portiere» la dichiarazione passata al dirigente berlusconiano. «Non ho firmato con nessuno» lassicurazione data da Dida mercoledì sera, dopo aver incassato i quarti di finale col Celtic.
Dida è rimasto appeso per molti mesi, troppi probabilmente, al suo rinnovo contrattuale, a una richiesta esosa (6 milioni di euro netti lanno per 4 anni) respinta più volte e alle voci di interessamento autentico da parte del club rossonero a Buffon.
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