da Roma
Cambia il disegno di legge Bersani sulle liberalizzazioni e torna, di fatto, la commissione per il massimo scoperto. O qualcosa di molto simile. Labolizione del compenso che la banca richiede come rimborso per il rischio del credito accordato al cliente era stata accolta come uno dei punti di forza delle lenzuolate varate dal ministro allo Sviluppo economico. Ieri è stato approvato un emendamento presentato dal relatore Andrea Lulli, deputato toscano dei Democratici di sinistra, che modifica proprio questa parte del provvedimento.
Le clausole di massimo scoperto sono comunque nulle, «salvo che - si legge nel testo dellemendamento - il corrispettivo per il servizio di messa a disposizione delle somme sia predeterminato, unitamente al tasso debitorio per le somme effettivamente utilizzate, con patto scritto non rinnovabile tacitamente, in misura onnicomprensiva e proporzionale allimporto e alla durata dellaffidamento richiesto dal cliente».
Resta quindi il divieto, ha sottolineato l'esponente del centrosinistra, ma fa la sua comparsa un «corrispettivo» che avrà più limiti rispetto alle vecchie commissioni. Ad esempio si applicherà solo alle somme effettivamente utilizzate e non allinterno importo.
Lulli ha difeso lemendamento e ha sottolineato come le modifiche si aggiungano al testo originario del ddl e quindi confermino la nullità degli accordi sulla clausola di massimo scoperto come applicati finora. Allo stesso tempo ha ammesso che il suo emendamento farà risparmiare alle banche circa 7-800 milioni di euro.
Non tre miliardi allanno, somma che secondo alcune stime corrisponde a quanto sarebbe costata al sistema bancario labolizione totale delle commissioni. Comunque abbastanza per far arrabbiare le associazioni dei consumatori che avevano a suo tempo accolto quella sullo scoperto come la più importante tra le lenzuolate di Bersani. Quella che avrebbe portato i maggiori risparmi ai cittadini. «Se le cose stanno veramente così, questo emendamento è stato scritto sotto dettatura dalle banche e non ci piace», ha commentato il presidente dellAdusbef Elio Lannutti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.