
C'è da augurarsi di non vederlo mai (più) galleggiare nelle acque del Mediterraneo. Lui, il sottomarino Toti - o un suo clone, aggiornato - che sorvegliava i fondali per prevenire gli attacchi dei nemici. Se c'è un senso nelle navi da guerra è quello che gli sa dare un museo. La vetrina. La corsia preferenziale per i bambini. La spiegazione di cosa sia servito un sottomarino consegnato alla Marina Militare nel 1968. Per imparare dalla storia.
Il sottomarino S-506 Enrico Toti è stato utilizzato dai militari per 30 anni: realizzato dalla Italcantieri (oggi Fincantieri) di Monfalcone, ha smesso di navigare nel 1997 (quando è cessato il pericolo sovietico).
Dal 2005 è custodito al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia e, da qualche giorno, si può tornare a salirvi a bordo, accompagnati. Le visite guidate erano state sospese per consentire un intervento di riqualificazione nelle aree esterne del Museo.
Fino a domenica 7 settembre le visite saranno dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle ore 13 mentre, a partire da martedì 9 settembre, lo si potrà apprezzare soltanto nei fine settimana e festivi. Il percorso è stato arricchito di pannelli esplicativi in braille, da una tavola tattile con la sezione degli ambienti del battello e dello stesso Toti e da un QR code con audio di accompagnamento all'esplorazione per facilitare la fruibilità delle persone cieche e ipovedenti. I pannelli sono stati realizzati insieme con l'Istituto dei Ciechi e con Ente Nazionale Sordi, sezione milanese, nell'ambito del progetto Un piano per l'accessibilità sensoriale al Museo sostenuto dalla Fondazione Cariplo.
È questo un anno importante per il sottomarino: il 14 agosto si celebrerà il primo ventennale dall'ingresso al Museo. Un viaggio attraverso le campagne lombarde con partenza da Cremona l'8 agosto, ore 21, per arrivare in città, la sera dell'11 agosto. Percorsi 93km a bordo di un carrello lungo più di 60 metri con 30 assi e 250 ruote pneumatiche. Via libera dalla tangenziale Est, poi sopra i due ponti mobili in via Rogoredo e piazza Mistral, fino a via Toffetti. Da qui l'ultimo tratto. Era la sera del 13 agosto, mancavano gli ultimi 7 km. Quindi alle 6.30 del 14 agosto, il Toti ha varcato i cancelli ed è stato sistemato con la prua verso l'interno e l'elica rivolta su via Olona all'esterno perchè dentro il museo non ci sarebbe stato.
Nei giorni successivi, il battello è stato alloggiato sulle due piastre d'acciaio, posizionate all'altezza del terreno, che ancora oggi sostengono le sue 340 tonnellate. Più di 150.000 persone lo hanno accolto fra gli applausi.