Aziende pubbliche con i conti in rosso, servizi inadeguati agli utenti, ma stipendi da favola. Ulteriormente arricchiti dai super-bonus legati agli obiettivi aziendali raggiunti. Ma quali obiettivi se per trasporti, spazzatura, illuminazione pubblica Roma è dietro a tutte le capitali dEuropa? Sui top-manager delle società municipalizzate capitoline, dopo linchiesta di Sole24Ore e Ugl, è bufera. Il senatore del Pdl Andrea Augello preannuncia uninterrogazione urgente al ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta: «Chiederò unindagine amministrativa sulle modalità attraverso cui alcuni manager delle aziende capitoline si sono aggiudicati in questi anni retribuzioni fiabesche. Mi chiedo come sia possibile che alcuni presidenti siano anche stati assunti come dirigenti pro-tempore della stessa società». Augello sollecita anche spiegazioni «sulle ragioni per cui lattuale amministratore delegato dellAtac (Gioacchino Gabbuti, ndr) risulti addirittura assunto con contratto a tempo indeterminato come dirigente sommando, tra le varie indennità, lo sbalorditivo reddito annuo di 607mila euro, senza contare vari privilegi aggiuntivi». Unazienda lAtac, perennemente in rosso, tanto da essere additata fra le cause del dissesto di cassa capitolino. «Trovo inspiegabile - ribadisce Augello - che lo stesso amministratore si sia assegnato da solo il massimo della parte variabile della retribuzione di dirigente in teoria agganciata al conseguimento degli utili aziendali».
Domande analoghe potrebbero farsi per quasi tutti i top-manager. Basta leggere le tabelle pubblicate sul sito capitolino. Un totale di 2 milioni e mezzo di euro, extra-bonus a parte. Caso eclatante, Fabiano Fabiani, presidente dellAcea, compenso annuo lordo 300mila euro. Una somma che fra laltro supera nettamente il tetto imposto ai manager pubblici dalla Finanziaria 2008, che è di circa 274mila euro, pari allo stipendio del primo presidente della corte di Cassazione. Accanto al nome di Fabiani, però, un asterisco rimanda a una nota a pie di pagina: «Al compenso fisso può aggiungersi una retribuzione connessa a specifici obiettivi». Quali obiettivi? E chi decide se sono stati raggiunti? E quanto vale questo super-bonus? Tante domande, troppe. Discorso identico si può ripetere per manager, presidenti, Ad di tutte le altre aziende: Assicurazioni di Roma, Multiservizi, Ama, Romametropolitane. Sulle tabelle del Comune manca il compenso di Gabbuti, allAtac. Una nota spiega: «Titolare di retribuzione in qualità di dirigente».
Ora il Pdl reclama chiarezza, e il gruppo capitolino annuncia una mozione urgente in aula Giulio Cesare per verificare la correttezza dei dati pubblicati nei bilanci aziendali.
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