Costretto a spacciare per mantenere il figlio «bamboccione». È questa la giustificazione data ai carabinieri che lo hanno arrestato da un pusher - pare -improvvisato.
Lui è un uomo di 61 anni, italiano, che in passato non aveva mai avuto guai con la giustizia. È stato fermato in flagranza mercoledì pomeriggio a Corsico perché spacciava cocaina. In tasca gli hanno trovato 25 grammi di polvere bianca già confezionata per la vendita. Nella sua casa aveva tutto l'occorrente per preparare le bustine con le dosi da smerciare. «Ho perso il lavoro e in più mio figlio fa l'università ed è fuori corso», ha spiegato l'arrestato ai carabinieri. Dopo essere rimasto disoccupato il 61enne sarebbe stato costretto a cominciare a spacciare. Anche per mantenere gli studi del figlio un po' troppo cresciuto che non riesce a laurearsi. Gli investigatori sono arrivati al fermo dopo una serie di pedinamenti. Sono state documentate le cessioni di «roba» nei dintorni dei bar della zona in cui è avvenuto l'arresto. Così hanno scoperto la doppia vita dell'uomo.
Che ha raccontato di avere da anni grosse difficoltà a trovare un nuovo lavoro e di essersi convinto a vendere stupefacenti per far fronte alle esigenze economiche della famiglia e in particolare del figlio 40enne.CBas
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